Comuni ricicloni: poca gloria per il trapanese. Solo Vita e Partanna sono “rifiuti free”

redazione

Comuni ricicloni: poca gloria per il trapanese. Solo Vita e Partanna sono “rifiuti free”

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venerdì 07 Luglio 2023 - 07:15

Resi noti i dettagli del dossier di Legambiente sui Comuni ricicloni. L’iniziativa, lanciata con cadenza periodica a partire dal ’94, premia quelle città in cui si produce una percentuale di secco residuo inferiore ai 75 kg l’anno per abitante, mentre in passato bastava raggiungere il 70% di differenziata per essere premiati. Considerando l’intero territorio nazionale emerge che i Comuni “rifiuti free” sono 629 (+39 rispetto alla scorsa edizione). Migliora il dato del Sud Italia con 176 Comuni Rifiuti Free (+ 11 rispetto alla scorsa edizione) di cui 23 in Sicilia, che peraltro si distingue per essere la regione con uno dei maggiori incrementi (da 9 a 23). Considerando più nel dettaglio il dato regionale, sotto i cinquemila abitanti i primi tre posti in classifica sono occupati da Santa Cristina Gela, Mirto e Giardinello. A rappresentare la provincia di Trapani c’è il Comune di Vita, 11° con il 77,8% di raccolta differenziata. Tra i Comuni con una popolazione compresa tra 5 mila e 15 mila abitanti le prime tre posizioni sono occupate da tre Comuni del palermitano (San Giuseppe Jato, Piana degli Albanesi e Terrasini), con Partanna al 6° posto, in virtù dell’81,1% di differenziata raggiunta (l’anno scorso era al secondo posto, ma con un dato inferiore, pari all’80,70%). Tra i Comuni con più di 15 mila abitanti il più virtuoso risulta, invece, Misilmeri, che con il 78,9% di differenziata conferma il risultato del 2022. Non figurano nell’elenco delle città virtuose gli altri 23 Comuni del trapanese (né Marsala, né Trapani, Mazara, Alcamo e Castelvetrano, solo per citare i più grandi) che – evidentemente – devono ancora migliorare il proprio dato sulla differenziata per poter ottenere il prestigioso riconoscimento.

“I numeri dell’edizione 2023- ha dichiarato Giorgio Zampetti, Direttore generale Legambiente- ci confermano come il passaggio da un’economia di tipo lineare a una di tipo circolare sia possibile a partire dal lavoro di amministrazioni virtuose e sindaci attenti; ma, anche i dati della trentesima edizione del nostro concorso, che c’è ancora molto da fare, dai piccoli Comuni ai centri più grandi fino alle città, dove stentano a diffondersi sistemi di raccolta che tengono insieme qualità e prevenzione dei rifiuti avviati a smaltimento, primo tra tutti il porta a porta combinato con la tariffazione puntuale”.

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