Arresti a Petrosino, prime intercettazioni: promesse di lavori sociali a ex detenuti

redazione

Arresti a Petrosino, prime intercettazioni: promesse di lavori sociali a ex detenuti

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mercoledì 08 Marzo 2023 - 14:22

L’operazione dei Carabinieri e della locale Direzione Distrettuale Antimafia che ha portato stamani all’arresto (ai domiciliari) del consigliere comunale petrosileno Michele Buffa, del pregiudicato Marco Buffa (già in carcere nell’ambito dell’operazione Hesperia) e alla notifica di un avviso di garanzia per il Presidente del Consiglio comunale Aldo Caradonna per voto di scambio politico-mafioso, rivela sempre più ulteriori informazioni.

Innanzitutto quelle che arrivano dalle intercettazioni che hanno portato agli arresti. Di mezzo ci finisce anche alcune dichiarazioni di Marco Buffa sul sindaco di Petrosino Giacomo Anastasi che lo definiva, prima ancora della sua elezione, “il sindaco nuovo”. Come se avesse certezza della sua elezioni. Certezza che comunque non è stata netta ma solo di una manciata di voti in più rispetto alla seconda candidata sindaca, Marcella Pellegrino.

Buffa, come si evince dalle prime intercettazioni, ha rivelato ad un altro soggetto, un certo Antonino Maltese, di aver incontrato Anastasi e i consiglieri comunali candidati alle ultime elezioni, ovvero Michele Buffa e Aldo Caradonna, con la possibilità di indire lavori socialmente utili da destinare agli ex detenuti per 750 euro mensili, una volta insediata la nuova Amministrazione comunale.

Era invece temuto il terzo candidato sindaco, ovvero Roberto Angileri, che lavora in Finanza: “Da lui non ci possiamo andare se no ci fa mettere le manette”.

Con l’elezione di Anastasi, Buffa ha poi detto telefonicamente: “Io che ti ho detto? La differenza all’ultimo si fa e la facciamo sempre noialtri senza che si offende nessuno…”.

E poi, sempre a riguardo il voto di scambio, queste le parole del pregiudicato: “E’ stato lui a venire a cercare a noi c’è stata una riunione e mi ha detto, Marco mio evitiamo di farci vedere insieme…con lui siamo andati a prendere i voti alle case popolari lui adesso mi vuole rovinare…io al processo faccio cadere il Comune…”.

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