Quarant’anni dall’omicidio del giudice Ciaccio Montalto: iniziative a Trapani e Valderice

redazione

Quarant’anni dall’omicidio del giudice Ciaccio Montalto: iniziative a Trapani e Valderice

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mercoledì 25 Gennaio 2023 - 17:22

Ricorrono oggi 40 anni dall’omicidio del giudice Giangiacomo Ciaccio Montalto, ucciso dalla mafia a Valderice il 25 gennaio del 1983 all’età di 41 anni.

“Ricordare Gian Giacomo Ciaccio Montalto – si legge nella nota pubblicata oggi dall’Anm Trapani – significa posare lo sguardo sulla sua vita di uomo e di magistrato, sula sua intelligenza arguta, ispiratrice di impegno e dedizione assoluti per il proprio lavoro, sulla libertà del suo pensiero, esempio di indipendenza e fermezza rispetto ad ogni tentativo di condizionamento”.

L’Associazione Nazionale Magistrati, sottosezione di Trapani, nell’ambito delle iniziative per il 40° anniversario dell’assassinio di Gian Giacomo Ciaccio Montalto, ha promosso una cerimonia, presso i locali della Lega Navale di Trapani, dove si trova il murales dedicato a Giangiacomo Ciaccio Montalto, realizzato nel 2018 da Massimiliano Errera su iniziativa della Sottosezione, caratterizzato da un alto valore simbolico ed affettivo per tutta la comunità trapanese.

Nel pomeriggio, alle ore 16, grazie ai familiari del magistrato ucciso, è stata aperta la casa di fronte al Tribunale e gli studenti hanno incontrato il rappresentante del coordinamento provinciale di Libera, Salvatore Inguì, per un dibattito attorno al valore della memoria e dell’impegno per la legalità.

A seguire, presso la sala Fulvio Sodano di Palazzo d’Alì, in programma un ulteriore momento di confronto fra giovani e magistrati, intitolato “Parliamone di Mafia”, alla presenza di Andrea Genna, Massimo Corleo, Francesca Urbani e Giancarlo Caruso, magistrati in servizio presso l’ufficio giudiziario di Trapani e con Marene Ciaccio Montalto, figlia di Giangiacomo, Andrea Sodano, Margherita Asta, Liliana Riccobene e Salvatore Inguì.

In sinergia con la struttura territoriale di Palermo della Scuola della Magistratura, è stata organizzata anche una giornata di studi intitolata a Gian Giacomo Ciaccio Montalto in materia di misure di prevenzione patrimoniali (controllo giudiziario e amministrazione giudiziaria) a cui parteciperanno diversi relatori, fra cui Francesco Menditto, Raffaello Magi e Raffaele Malizia, magistrati di notevole esperienza nel settore delle misure di prevenzione e fra i massimi esperti nazionali della materia.

Il corso, previsto per il 24 febbraio presso l’aula magna del polo universitario di Trapani, si propone di valorizzare la competenza funzionale del Tribunale di Trapani in materia di misure di prevenzione, ed è in atto il progetto che il convegno possa diventare un appuntamento fisso anche per gli anni a venire.

Altre iniziative a carattere istituzionale sono state organizzate a Trapani e Valderice.

In mattinata, la figura del giudice è stata ricordata con una sobria ma partecipata cerimonia tenutasi nel capoluogo, presso gli spazi di Villa Margherita. Hanno preso parte alla cerimonia, oltre ai rappresentanti delle Istituzioni, anche numerosi studenti degli Istituti “Giangiacomo Ciaccio Montalto”, “Calvino-Amico” e “Da Vinci-Torre”.

“Grazie alle scuole per aver partecipato numerose alla ricorrenza di stamani, che come ogni anno abbiamo voluto celebrare in maniera assolutamente sobria ma profondamente sentita – dichiara il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida -. Nel pomeriggio, grazie al lavoro degli studenti trapanesi, le attività proseguiranno presso la Sala Sodano di Palazzo d’Alì con il convegno “Parliamone di Mafia!, dove i giovani potranno dialogare con i magistrati ed i parenti di vittime di mafia”.

Ciaccio Montalto è stato ricordato anche a Valderice. Dopo un momento di commemorazione sul luogo dell’eccidio, in via Antonino Carollo, insieme al giornalista Rino Giacalone, il sindaco Francesco Stabile ha presenziato a un incontro con gli studenti dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri e dell’Istituto Sciascia Bufalino. I ragazzi delle scuole hanno partecipato in maniera attiva riportando i loro pensieri e le loro emozioni, nei confronti di uomini e donne, che come Montalto, hanno onorato, con il loro lavoro, le istituzioni che rappresentavano.

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