Marsala: attestato di benemerenza alla memoria per Vincenzo Ierardi

redazione

Marsala: attestato di benemerenza alla memoria per Vincenzo Ierardi

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sabato 03 Dicembre 2022 - 11:28

Si è celebrata ieri a Marsala la festa della Marina Militare, con due giorni di anticipo rispetto alla tradizione (Santa Barbara ricorre, infatti, il 4 dicembre).

Nella chiesa di San Francesco di Paola, patrono della gente di mare, il parroco don Giuseppe Titone ha officiato una messa alla presenza del sindaco Massimo Grillo, delle autorità militari, della comandante dell’ufficio circondariale marittimo, tenente di vascello Francesca Reccia e del personale dello stesso, sottoufficiali e marinai.

Al termine, il presidente della sezione marsalese dell’associazione nazionale Marinai d’Italia, maresciallo Salvatore Bonfratello, che ha promosso l’iniziativa, ha brevemente illustrato la figura dello storico fanalista del porto di Marsala, il signor Vincenzo Ierardi, ed ha chiesto al comandante della Capitaneria di Porto di consegnare ai familiari un “attestato di benemerenza” alla memoria.

Il signor Ierardi, don Vincenzo per tutti portuali, prestò servizio al Faro dal 1957 al 1982. In quegli anni, gps e dispositivi elettronici non erano presenti sulla maggior parte delle imbarcazioni da pesca e, specie con il maltempo, la luce dei segnalamenti marittimi aveva un’importanza fondamentale per l’orientamento del naviglio di cabotaggio. Consapevole di ciò, quando il vento e le onde del mare grosso facevano spegnere la Lanterna Rossa, incurante del pericolo don Vincenzo affrontava i frangenti che si abbattevano sulla diga foranea e, a rischio della vita, andava a riattivarla. Allo stesso modo, quando i fortunali mettevano a rischio gli ormeggi delle barche vicino alla Lanterna Bianca, in anni in cui il telefono non era universalmente diffuso, andava a piede dal Faro fino alle case dei marinai per avvertirli del pericolo. Per questo era benvoluto da tutti e fu ricordato a lungo.

L’associazione nazionale Marinai d’Italia, attribuendogli l’attestato di benemerenza, ha voluto richiamarne la memoria ed indicarlo alle giovani generazioni come esempio di dedizione al dovere e di spirito di sacrificio.

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