Daniele Mangiaracina. 52 anni sposato padre di tre figli, professione imprenditore, è candidato nella lista “De Luca sindaco di Sicilia” per il rinnovo dell’Ars.
Come è nata la sua candidatura?
“Io sono da sempre appassionato di politica e mi considero al servizio della gente. Ho ricoperto per 5 anni la carica di sindaco di Campobello di Mazara. Nel 2011 mi sono ricandidato nella lista Sicilia Vera di Cateno De Luca. Con il nostro attuale leader ho intrapreso da tempo un rapporto di condivisione politica”.
Su cosa si basa questo rapporto?
“Vede, io di Cateno De Luca condivido l’idea del cambiamento rispetto al passato. Una proposta politica fatta nell’interesse della gente. Noi siamo contro ogni forma di clientela. Chiediamo il voto in modo trasparente mettendoci la faccia”.
Se lei dovesse essere eletto all’Assemblea Regionale Siciliana di cosa vorrebbe occuparsi?
“Di ambiente, lavoro, turismo, sanità e agricoltura. Insomma di tutti quei temi che portano a migliorare la qualità della vita dei siciliani in termini di salute ma anche di occupazione. In tema di risorse energetiche e ambientali io sarei per lo sviluppo sostenibile di tutto quello che serve ai siciliani per fronteggiare la crisi energetica”.
Lei ha ricoperto anche il ruolo di sindaco della sua città. Come ci si deve attrezzare per fare decollare la raccolta differenziata della spazzatura e di conseguenza diminuire il volume della cosiddetta Rsu?
“La raccolta differenziata è un problema culturale e di informazione. Spetta si cittadini comprenderlo, ma alle amministrazioni locali spiegarlo e reprimere le eventuali trasgressioni. La regione Sicilia è invece in notevole ritardo per un piano generale per il conferimento dei rifiuti. Occorre accelerare ma anche snellire la burocrazia che blocca tanti passaggi e fa perdere tempo inutilmente”.
Come si sta svolgendo la sua campagna elettorale?
“Dialogando con umiltà con tutti i cittadini del territorio. Parlando della nostra proposta di cambiamento e spiegando in cosa consiste il modello De Luca sindaco della Regione, come del resto i messinesi hanno avuto modo di constatare negli anni in cui Cateno è stato sindaco della città dello stretto”.