Per l’OMS si tratta di «una professione sanitaria di contatto primario con competenze di diagnosi osteopatica, gestione e trattamento, esclusivamente manuale». L’osteopatia è una scienza come altre discipline biomediche. dalla Repubblica Italiana è stata individuata come professione sanitaria con la legge 3/2018 (e divenuta tale con un successivo DPR Decreto del Presidente della Repubblica datato 2021).
Intervista a Michele Galia, che a Trapani pratica osteopatia da quasi 15 anni e da 12 anni a Favignana:
La “disfunzione somatica”, di competenza esclusivamente osteopatica, è stata codificata nella ICD 10 dell’International Classification of Diseases, Injuries and Causes of Death dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS – WHO), al Settore XIII (Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo) Codice M99 (Lesioni biomeccaniche non classificate altrove). Una specifica tecnico/scientifica necessaria per chiarire il confine dentro il quale operano le mani degli esperti che giornalmente trattano donne, uomini, bambini e gestanti in tutto il mondo e che oggi li vedono protagonisti di oltre 1500 studi che giornalmente continuano a scrivere la “giurisprudenza” di una disciplina su cui alcuni restano ancora scettici, ma di cui molti altri ne apprezzano i benefici capaci di stabilire quell’equilibrio tra corpo e mente. Ma anche tra le emozioni che governano il nostro fare o che ci immobilizzano facendoci somatizzare paure, ansie, stress e atteggiamenti verso l’ambiente circostante che, soprattutto negli ultimi anni, hanno particolarmente condizionato le nostre vite. La pandemia da Sars-Cov-2 ha avuto un forte impatto sulla salute delle persone. A questo si aggiunge che molti hanno visto peggiorare la propria salute a causa dei cambiamenti imposti dalla pandemia, l’impossibilità di poter fare controlli, l’incancrenirsi di vecchie patologie e il sopraggiungerne di altre .
Un problema che nelle piccole isole s’è amplificato. A Favignana, ad esempio, s’è rimasti blindati sulle ali di una bellissima farfalla da dove nessuno poteva partire e arrivare. Nemmeno Michele Galia, che a Trapani pratica osteopatia da quasi 15 anni e da «12 anni a Favignana. Ho iniziato a lavorare principalmente con i lavoratori dell’isola che durante la stagione estiva sono sottoposti a posture e turni faticosi e stressanti. In seguito anche gli anziani, bimbi e qualche gestante isolana hanno richiesto le mie prestazioni, scoprendo anche loro il benessere che può dare l’osteopatia.» Lo studio “Gli italiani e l’osteopatia”, realizzato nel 2017 dall’Istituto di ricerca Eumetra Monterosa per il ROI (Registro degli Osteopati in Italia), indica che il 70% di chi va dall’osteopata lo fa per curare dolori muscolo scheletrici. Gli altri disturbi cronici segnalati dai pazienti che si rivolgono a un osteopata sono cefalea, disfonia, dismenorrea, vulvodinia, reflusso e colon irritabile ma la lista si allunga con un aumento di problemi a carico della bocca, come il bruxismo, cioè il digrignare dei denti, un peggioramento della qualità del sonno, acufeni o problemi posturali. Anche a Trapani «principalmente negli adulti lavoro con problematiche di lombalgia, cervicalgia, vertigini, dolori alle spalle e agli arti» conferma Michele Galia che aggiunge «per quanto riguarda i bimbi, lavoro spesso con plagiocefalie, problemi posturali, ma anche disturbi del sonno e digestivi». Ad esempio «Vittoria, una bambina di 4 anni, da 5 giorni rimetteva 1 volta al dì. Dopo essere stata visitata dal suo pediatra, il quale ha escluso delle patologie, è stata portata a studio dal papà. A seguito di un’attenta anamnesi, ho trattato la bambina stimolando, mediante tocchi delle mani coordinati e l’ausilio della musica, il sistema neurovegetativo. Ciò ha permesso di inibire tutti gli spasmi e le irritazioni vagali e di ripristinare l’equilibrio su tutto l’organismo. La bambina, nella stessa serata e nei giorni a seguire è ritornata a mangiare con regolarità senza più alcun disturbo». Michele aiuta anche le gestanti che dal quarto mese di gravidanza iniziano a cambiare la loro postura ma non solo. «Le donne in stato di gravidanza affrontano notevoli cambiamenti posturali ed organiche con relative problematiche sulla colonna, ma anche digestive e respiratorie. Ad esempio una donna di Favignana in attesa della sua seconda bimba alla 33° settimana di gestazione, lamentava dei dolori alla zona lombare con una leggera nevralgia dello sciatico destro, gastrite e cosa molto importante dalla ultima visita ginecologica si evidenziava un rallentamento della crescita del feto che poteva comportare un parto anticipato. Dopo un’accurata valutazione osteopatica si aggiungevano evidenze di respiro corto, difficoltà nel dormire e stanchezza generale, generate da una disfunzione metabolica generale. Ho quindi stimolato la globalità dell’organismo a livello neurovegetativo con delle tecniche somato emozionali per ripristinare il giusto equilibrio e funzionalità dell’organismo. Dopo 3 settimane, al secondo appuntamento, annotavo che la visita ginecologica era andata bene ed aveva migliorato tutte le sintomatologie precedenti». Oggi 1 italiano su 3 sceglie l’osteopata su consiglio del proprio medico generalista o di un altro specialista della salute. Sia a Trapani, sia a Favignana Michele è riuscito ad avere una continuità «con i più giovani. Viceversa, le persone anziane, hanno delle difficoltà ad affrontare il viaggio e me ne dispiaccio. Una nota dolente è che da 12 anni svolgo il mio lavoro a Favignana per i favignanesi. Raggiungendo l’isola 2 volte al mese. Questa cadenza – spiega Michele Galia – non mi permette di usufruire delle “tariffe da lavoratore” ma in quelle di turista. Ciò non mi ha permesso in passato di poter agevolare i miei pazienti di Marettimo e l’aumento dei costi mette in dubbio il continuo dell’osteopatia sull’isola»
di Marina Angelo