Tribunali e circoscrizioni, ok dell’Ars. Ecco cosa cambierà nel trapanese

redazione

Tribunali e circoscrizioni, ok dell’Ars. Ecco cosa cambierà nel trapanese

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mercoledì 20 Aprile 2022 - 17:31

Ripristinare i tribunali soppressi e rivedere le competenze territoriali degli Uffici Giudiziari siciliani. Questo l’obiettivo che si propone lo schema di progetto di legge voto approvato all’Ars.

Primo firmatario dell’atto è il deputato regionale Stefano Pellegrino, presidente della Commissione Affari Istituzionali. Il testo legislativo intende, in particolare, correggere alcuni aspetti introdotti dalla riforma del 2012, che in una logica di spending review aveva portato alla soppressione delle sedi di alcuni Tribunali e delle relative Procure della Repubblica. Nicosia, Mistretta, Modica). Già al momento della sua entrata in vigore, la citata riforma non era apparsa indolore, poiché – come evidenziato nella relazione dell’onorevole Pellegrino – “era palese che sguarnendo i territori di questi importanti presidi di giustizia e del relativo apparato amministrativo si andava ad impoverire tutto un contesto, sociale, economico e civile, isolando ancora di più i cittadini delle zone più periferiche, con speciale riguardo alle aree interne, che già soffrono da tempo lo spopolamento conseguente alle difficoltà legate alla crisi economica”. Per quanto riguarda la provincia di Trapani quella riforma interessò le aree di Salaparuta, Poggioreale, Partanna, Gibellina e Santa Ninfa che facevano capo al circondario di Marsala con le Sezioni distaccate di Partanna e Castelvetrano. La loro soppressione ha comportato lo spostamento presso il Tribunale di Sciacca, con notevoli difficoltà logistiche e organizzative legate anche alla carenza di collegamenti pubblici. Il disegno di legge approvato dall’Ars prevede la riattivazione dei tribunali di Nicosia, Mistretta e Modica ma anche il rientro delle aree di Salaparuta, Poggioreale, Gibellina, Santa Ninfa e Partanna all’interno della circoscrizione di Marsala. “Al fine di non disallinearsi dalle finalità di contenimento della spesa pubblica della riforma – si legge ancora nella relazione di accompagnamento alla proposta legislativa – le spesa di gestione e manutenzione degli immobili e di retribuzione del personale di custodia e vigilanza delle strutture sono integralmente e carico del Bilancio della Regione richiedente. Rimangono a carico dello Stato le spese relative alla retribuzione dei magistrati e del personale amministrativo e di polizia giudiziaria”.
“Ha vinto il buon senso, evitando inutili disagi per l’amministrazione della giustizia a seguito della soppressione dei tribunali di Nicosia, Mistretta e Modica – commenta Pellegrino dopo il voto favorevole dell’Ars, evidenziando le difficoltà affrontate dai cittadini e dagli addetti ai lavori in questi anni. “Adesso, spetterà al parlamento nazionale dare seguito a quanto approvato oggi in Assemblea perché la giustizia deve essere a portata di tutti, senza alcuna distinzione”.

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