La borsa della mamma

Michela Albertini

MammAvventura

La borsa della mamma

Condividi su:

martedì 12 Aprile 2022 - 09:20

Domenica pomeriggio, allo stadio. Mi chiedono di controllare il contenuto della borsa per verificare se ci sono bottiglie di acqua, ombrelli o altri oggetti pericolosi.

Rispondo vagamente di no, ma sembrano tenerci particolarmente a rovistare nella mia vita. Un po’ imbarazzata, apro la cerniera della borsa e, nel caos più totale, vengono fuori due pannolini, una confezione mini di salviettine (non ho figli con me al seguito, in quel momento), un paio di assorbenti con ali e un paio senza ali (non chiedetemi il motivo), una penna (per i momenti di ispirazione), un foglio con la scritta “mama ti amo”, il portafogli, qualche monetina sparsa qua e là, due mascherine, una brioscina kinder in putrefazione, una costruzione rosa, una sorpresa di ovetto Kinder mai aperta, la mia agenda da lavoro, un accendino scarico (anche perché non fumo), due coppette assorbilatte, un pacco di Tachipirina (dal contenuto misto per adulto e bambino), un libro di unicorni, un pacco di mentine e uno di caramelle gommose.

L’addetto alla security, per fortuna una donna, mi guarda incuriosita. Mi sento di doverle spiegare che ho due figlie, magari potesse pensare che i pannolini erano miei (ma in ogni caso la misura non sarebbe stata quella giusta per me, avrei aggiunto). Rimetto tutto disordinatamente nella borsa e le faccio notare che non ho nulla di pericoloso, come le avevo già detto.

Che poi, se avessi voluto tirare qualcosa dentro il campo avrei anche potuto scartare ad una ad una le compresse (o ancora meglio, le supposte) di paracetamolo e indirizzarle all’arbitro o agli avversari.

Rifletto su quanto la borsa della mamma possa essere davvero una risorsa. Un po’ come quelle di Mary Poppins. C’è dentro il lavoro, il quotidiano, il divertimento, la distrazione, l’emergenza.

Sempre pronte ad ogni evenienza, noi: il freddo, il caldo, la sete, la fame, il capriccio, chi più ne ha, più ne metta. Del resto, ho sempre riflettuto su questa cosa, da piccola.

Ed è sempre così che avrei voluto la mia borsa. Magari non necessariamente una borsa di marca, magari non sempre in ordine, nè pulita. Ma una borsa decisamente piena di valori.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta