Cinema italiano in lutto per la scomparsa di una delle sue più grandi protagoniste. All’età di 90 anni è morta Monica Vitti. L’attrice romana, malata da tempo, non compariva in pubblico dal 2001.

Nata nel 1931, Maria Luisa Ceciarelli – con il nome d’arte di Monica Vitti – ha rappresentato l’icona di stagioni diverse del nostro cinema: musa del cinema impegnato di Michelangelo Antonioni (“L’avventura”, “La notte”, “L’eclisse”, “Deserto rosso”, è poi diventata – assieme a Nino Manfredi, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman – la regina della commedia all’italiana. Memorabili i suoi ruoli ne “La ragazza con la pistola” di Mario Monicelli, “Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa” di Marcello Fondato, “Dramma della gelosia” di Ettore Scola, “L’anatra all’arancia” di Luciano Salce. Particolarmente riuscito anche il sodalizio artistico con Sordi, con cui duettò in “Amore mio aiutami”, “Polvere di stelle” e “Io so che tu sai che io so”. Molto apprezzata anche all’estero, fu diretta da Luis Bunuel ne “Il fantasma della libertà”. Fu regista del suo ultimo film, “Scandalo segreto”, distribuito all’inizio degli anni ’90.

Lavorò anche per il teatro, la radio e la tv, sperimentando anche alcune esperienze nel doppiaggio.

Numerosi i premi ottenuti, tra cui cinque David di Donatello, tre Nastri d’argento, l’Orso d’argento al Festival di Berlino per la sua interpretazione nel film “Flirt” e il Leone d’oro alla carriera attribuitole nel 1995 al Festival del Cinema di Venezia.

In questo monologo straordinario, spiega (o meglio, dimostra) cos’è un’attrice.

Qui, invece, intervistata dal grande Enzo Biagi, racconta gli inizi della sua carriera: