Luca&AD1 e il singolo “Sofia con la H”, storia di una band nata a Marsala

redazione

Luca&AD1 e il singolo “Sofia con la H”, storia di una band nata a Marsala

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sabato 29 Gennaio 2022 - 08:45

E’ sulle piattaforme musicali “Sofia con la H” il secondo singolo di “Luca&Ad1”, una band di giovani e valenti musicisti di Marsala e di Trapani. A dare vita al gruppo, è Luca Muscarella, che assieme al chitarrista Piergiorgio Perrella, hanno voluto ricreare quella musica d’antan su testi moderni, tracciando un interessante profilo musicale che si distacca dal panorama italiano contemporaneo, recuperando la tradizione d’oltreoceano.

I “Luca&AD1” sono: Luca Muscarella, leader e cantante della band, Piergiorgio Perrella ed Enrico Di Bella alle chitarre, Vincenzo Piccione Pipitone al piano, Vito Vulpetti al basso, Mario Zingale alla batteria, Gianvito Genna alla tromba, Giovanni Balistreri al sax e Joele Gerardi al trombone. I “Luca&AD1” riescono a dare all’ascoltatore un sound fresco e moderno, creando un prodotto che abbia un criterio, una sua identità ed appunto uno stile originale. Luca ci parla del suo percorso musicale fino agli “AD1”. 

Luca&AD1 - Luca Muscarella

Come nasce “Luca&Ad1” questa mega band di giovani musicisti del territorio già noti in ambienti live?

Vivevo a Milano, dove facevo musica. Anche a distanza, collaboravo con Piergiorgio Perrella. La pandemia però, mi ha portato a torna in Sicilia, a Marsala. E’ qui che nel maggio 2020 nasce “Luca&Ad1”, un insieme di musicisti che già si conoscevano e che per l’occasione hanno voluto portare la propria esperienza al fine di ricreare le sonorità “nu vintage”, ovvero atmosfere musicali tipicamente anni ’70 con più strumentazione che elettronica, adattandola ad un sound odierno.

Come nasce la tua passione per il genere. C’è qualcuno che ti ha influenzato, che ti ha guidato in questa strada?

Sono stato fortunato, devo dire. Sin da piccolo ero circondato da strumenti, mio papà suonava e mio zio incideva dischi. Grazie ad un importante amico, Massimo Silvano, in me è nata anche la curiosità di scrivere testi. Ho provato iniziando a scrivere il mio primo brano dal titolo “No, prego”.

Funk, dinamiche r’n’b e pop. Cosa racconti in “Sofia con la H”?

E’ una storia che ho vissuto in prima persona, l’ultima relazione con una ragazza. Nella canzone riporto tratti di un rapporto abbastanza travagliato e poi finito, e la descrivo dal mio punto di vista intimo. Abbiamo strutturato la traccia partendo dal momento iniziale aperto e lasciato solo alla parte strumentale, per poi giungere alla batteria r’n’b’ ed alle dinamiche funk proprio per evidenziare questa relazione non proprio lineare. In “Sofia con la H” troviamo un sound e uno stile apparentemente leggero, caratterizzato dalla delicatezza armonica del piano e da un timbro di voce nostalgico, in particolare nella prima strofa. Dal primo ritornello si aggiungono il resto degli strumenti; a partire dalla seconda strofa, si sente un cambiamento ritmico con un groove proiettato su uno stile “nu soul”. Il piano rimane su una scia morbida, la voce acquisisce più flow ed una seconda chitarra collega il tutto con una leggera e costante ritmica effettata. Nel secondo ritornello, vi è ancor di più una dinamica crescente, con una potenza sonora che aggiunge più vibes all’ascoltatore. Verso la fine dell’ultimo ritornello si ritorna nuovamente con le note del piano e la voce nostalgica, ma speranzosa e il brano termina con la ripresa del groove da parte della ritmica. 

Nei tuoi brani giochi spesso con le parole, ad esempio come nel primo singolo “Campari”, che ricorda il cocktail ma anche il “tirare a campare”. Ci sarà un nuovo brano? Un album? Quali sono i tuoi prossimi impegni musicali?

Il 2022 per quanto mi riguarda, sarà un anno pieno di musica. Ogni due mesi circa, o un mese e mezzo, vorremmo lanciare un singolo; saranno diversi i brani spalmati nel corso dell’anno, piuttosto che pubblicare un album completo. Lo facciamo per avere più riscontro nelle piattaforme musicali, essendo una band emergente non abbiamo un impatto immediato, quindi pensiamo di trovarlo in un arco di tempo più ampio e grazie agli ascolti sulle piattaforme musicali, diffondendo quanto più possibile la nostra musica.

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