Gabriele Di Pietra: “Civicamente nasce dalle mancate risposte che la maggioranza non ha dato alla città”

redazione

Gabriele Di Pietra: “Civicamente nasce dalle mancate risposte che la maggioranza non ha dato alla città”

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sabato 11 Dicembre 2021 - 06:29

Gabriele Di Pietra, uno dei più giovani consiglieri comunali di Marsala, eletto nella lista “Progettiamo Marsala”, da pochi giorni ha comunicato di avere cambiato gruppo consiliare fondando assieme al collega Leo Orlando, “Civicamente”.

Consigliere, che cosa è e da dove nasce Civicamente? E’ possibile che diventi un movimento civico oppure rimarrà un gruppo consiliare?

“Civicamente è il gruppo consiliare che abbiamo costituito, Leo Orlando ed io, il 30 novembre scorso. Nasce dal dialogo quotidiano e dalla condivisione di un’idea di città. Oggi è solo un gruppo consiliare. Sono stati tanti, però, i cittadini che in questi giorni ci hanno contattato chiedendo di dare vita ad un movimento civico che possa essere luogo di confronto ed elaborazione di proposte per la nostra città. Anche diversi colleghi hanno apprezzato la nostra scelta”.

Dove si colloca politicamente a livello regionale e nazionale? Nel centro destra oppure nel centro sinistra?

“Il nome Civicamente non è stato scelto a caso. Il gruppo consiliare non ha una collocazione politica né tanto meno una deputazione di riferimento. I cittadini marsalesi ci hanno eletti con un mandato ben preciso e continueremo a lavorare per il nostro territorio distaccandoci da strategie politiche e sigle, troppe volte vuote di contenuti. La città ha bisogno di altro”.

E’ normale che la gente si chieda se resterete in maggioranza oppure andrete all’opposizione della giunta Grillo.

“Per rispondere a questa domanda bisognerebbe chiarire il significato di maggioranza e di opposizione. Personalmente immaginavo che far parte della maggioranza significasse confrontarsi periodicamente, anche settimanalmente, sui progetti da realizzare in città. Non è stato così. Molte volte ho appreso notizie importanti dalla stampa. Altre volte, invece, ho dovuto esprimere il mio voto circa un atto deliberativo arrivato in Consiglio solo pochi giorni prima della votazione. Se questa è la concezione di maggioranza siamo all’opposizione. Durante le sedute del Consiglio Comunale del 30 novembre e del 6 dicembre sia Leo Orlando che io abbiamo motivato la nostra scelta affermando ciò che non abbiamo condiviso durante questo primo anno di consiliatura”.

Indipendentemente dalla collocazione cosa rimproverate all’amministrazione? Al loro posto cosa avreste fatto che Grillo non ha dato seguito rispetto al programma elettorale? Porto, strade, illuminazione pubblica, scuole, servizi pubblici. Siete convinti che si poteva e si doveva fare di più?

“In questi mesi non abbiamo rimproverato la mancata attuazione del programma elettorale bensì la mancanza di un metodo preciso e puntuale. Ad oggi la programmazione non è pervenuta. Basti pensare al calendario degli eventi natalizi, alla stagione culturale invernale o ancora all’estate 2022. Senza una chiara visione è ancora più difficile amministrare una città come Marsala. Si può sempre fare di più, e non è una semplice frase fatta. Spesso è mancata una presa di posizione da parte dell’amministrazione. Ricordo la questione, del porto, dell’istituto comprensivo Sirtori, dell’ITET Garibaldi, del Giovinetto di Mozia, del regolamento per l’uso, la gestione e l’affidamento degli impianti sportivi”.

Prima la responsabilità per l’amministrazione era dell’eredità che ha lasciato Di Girolamo. Poi la colpa è passata alla carenza di personale. Adesso sembra che ci siano di mezzo i dirigenti. Il Consiglio comunale poteva fare di più? Basta approvare atti e mozioni che si sa non avranno seguito, oppure dovete rimboccarvi le maniche e passare magari dalle proposte inascoltate alle proteste?

“Amministrare non è facile e comprendo che giornalmente si presentano nuovi ostacoli. Anche il Consiglio Comunale, così come la Giunta, poteva sicuramente fare di più. Abbiamo approvato diversi atti di indirizzo e mozioni. Tanti però, seppur approvati all’unanimità, sono stati dimenticati su qualche scrivania vanificando il lavoro dell’intero Consiglio”.

Lei e il suo collega Orlando pensate di aderire a qualche partito e magari di candidarvi alle prossime elezioni regionali?

“Troppe volte si è soliti amministrare pensando alla successiva campagna elettorale sottraendo tempo al mandato che i cittadini ci hanno affidato e compiendo delle scelte dettate, in parte, anche da strategie politiche. Non aderiremo a nessun partito politico né tanto meno pensiamo di candidarci per il rinnovo dell’ARS. Siamo stati eletti per rappresentare i cittadini in seno al Consiglio Comunale e continueremo ad impegnarci come fatto fino ad ora”.

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