Castelvetrano: Reddito di Cittadinanza illecito per 91 stranieri, denunciati

redazione

Castelvetrano: Reddito di Cittadinanza illecito per 91 stranieri, denunciati

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martedì 07 Dicembre 2021 - 13:59

Castelvetrano: Reddito di Cittadinanza illecito per 91 stranieri, denunciati. Sono 91 gli stranieri, prevalentemente di nazionalità nigeriana e ghanese, che tra il 2020 e il 2021 hanno ottenuto indebitamente l’accesso al Reddito di Cittadinanza attestando falsamente di essere residenti in Italia da almeno dieci anni.

Blitz della Guardia di Finanza di Trapani

Le fiamme gialle trapanesi si sono valsi della collaborazione della sede provinciale dell’Inps, che ha denunciato gli indagati per truffa allo Stato.

Le domande, al centro dell’operazione Beatrix, erano state presentate tutte nel comune di Castelvetrano. L’importo del beneficio illegalmente ricevuto sarebbe, complessivamente, di circa 300.000 euro.

I finanzieri, per bloccare il danno erariale, hanno comunicato gli esiti delle loro indagini all’Inps, che ha evitato che altri 700.000 euro fossero illecitamente intascate nei prossimi mesi dai 91 indagati.

Molti di questi soggetti non erano più residenti in Sicilia e altri erano giunti in Italia da poco tempo e nonostante ciò hanno avuto illegalmente accesso alla misura socio-economica, dichiarato falsamente di godere del requisito di residenza da almeno dieci anni e percependo erogazioni non spettanti.

In 12 giorni scoperti 366 casi irregolari di RdC

Lo scorso 25 novembre, sempre la Guardia di Finanza ma questa volta di Ragusa, aveva scoperto 165 stranieri che, dichiarando di essere residente sul territorio italiano da almeno 10 anni, avevano intascato indebitamente oltre un milione. Anche in questo caso, le persone sono state segnalate all’Inps per la revoca e il recupero del beneficio economico e sono state denunciate per falso.

E infine, soltanto sei giorni fa 110 cittadini stranieri erano stati invece scoperti e denunciati dai finanzieri del comando provinciale di Messina. Si trattava in maggioranza di cittadini rumeni, nigeriani, marocchini, srilankesi, ma anche di Paesi europei e perfino dall’America latina e dei Paesi arabi. Era stato applicato anche il decreto di sequestro preventivo delle somme indebitamente percepite, pari a circa 817 mila euro.

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