Le nuove direttive su vaccini e green pass nelle scuole siciliane verranno inviate oggi ai dirigenti scolastici. Le regole prevederanno l’estensione dell’obbligo di green pass anche al personale non di ruolo e di organizzare la vaccinazione degli alunni direttamente a scuola, con un monitoraggio a campione nelle scuole elementari e medie.
Gli assessori alla Salute e all’Istruzione, Ruggero Razza e Roberto Lagalla, hanno messo a punto le regole che dovrebbero permettere, sommandosi alle norme dettate dal Governo, un’apertura dell’anno scolastico quanto più tranquilla possibile in Sicilia.
I due hanno pensato anche alla possibilità di mandare i medici nelle scuole siciliane per incentivare la vaccinazione: saranno sessioni di immunizzazione che scatteranno dal 20 settembre al 5 novembre, aperte solo ai volontari che si prenoteranno attraverso le segreterie d’istituto.
La seconda direttiva è destinata ad alunni fra i 6 i 12 anni che faranno test salivari, previsti a campione e periodicamente in tutte le scuole. Ciò prevede però la collaborazione della famiglia perché consiste in una spugnetta che va masticata dal bimbo al risveglio e, una volta impregnata di saliva, va consegnata dalla mamma alla scuola che, avendo preso accordi con le Asp, la invierà ai laboratori di analisi.
Restano dubbi ancora sulla gestione dei professori e del personale Ata che rifiuteranno di vaccinarsi. In Sicilia sono ancora circa 16 mila su 135 mila. “Come prevede il ministro – ha detto Lagalla – sarà possibile accedere a scuola anche senza green pass ma presentando un tampone negativo rinnovato ogni 48 ore”. La Regione proverà ad agevolare l’esecuzione dei tamponi prevedendone la gratuità, a differenza di quanto avviene oggi a livello nazionale.
I prof che arriveranno a scuola con un tampone scaduto non potranno accedere in classe. E già ci sono diversi casi sia in Provincia di Trapani che in tutta l’isola.