Italia verso la zona bianca: tra il 14 e il 21 giugno dovrebbe toccare alla Sicilia

redazione

Italia verso la zona bianca: tra il 14 e il 21 giugno dovrebbe toccare alla Sicilia

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venerdì 21 Maggio 2021 - 19:23

Con l’ordinanza che determina la fine della zona arancione in Val d’Aosta, l’intero territorio nazionale approda alla zona gialla. Il sensibile miglioramento della situazione epidemiologica in tutta Italia avvicina, però, le regioni ad traguardo ancora più ambito: la zona bianca per l’estate. Già dal 31 maggio, Molise, Sardegna e Friuli Venezia Giulia dovrebbero farcela, mentre una settimana dopo dovrebbe toccare a Veneto, Abruzzo e Liguria. Uno scenario in via di definizione, inevitabilmente legato all’andamento dei contagi e alle vaccinazioni.

“I dati parlano chiaro questa settimana: oggi siamo poco sopra i 5000 positivi, il trend è quello che abbiamo visto durante questa settimana, in deciso miglioramento”, ha affermato nel tradizionale appuntamento dedicato al monitoraggio sul Covid in Italia Gianni Rezza, direttore generale della prevenzione del ministero della Salute. Lo stesso Rezza ha spiegato che le 30 milioni di dosi di vaccino somministrate e l’immunizzazione dei guariti dal Coronavirus, uniti misure intraprese nei mesi scorsi, sono tutti fattori che hanno contribuito a ridurre l’incidenza e l’RT. Si decongestionano anche le strutture ospedaliere: “per i posti letto in area medica ed in intensiva continua il calo, nei reparti di intensiva siamo al 19% di occupazione, altrettanto per le aree mediche, passiamo da 14537 a 11900 – spiega il presidente dell’Iss e portavoce del Cts Silvio Brusaferro. Le proiezioni di occupazione e superamento delle soglie, quindi, vedono un trend a 30 giorni con rischio piuttosto basso”.

Alla luce di ciò, se non ci saranno inversioni di tendenza, la Sicilia dovrebbe essere in zona bianca tra il 14 e il 21 giugno. In generale, comunque, si va incontro all’estate con uno scenario migliore rispetto allo scorso anno. Tuttavia, resta vivo l’appello alla responsabilità dei comportamenti individuali, fermo restando la necessità di tenere sotto controllo le varianti.

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