Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’assessore del Comune di Marsala Michele Milazzo, titolare della delega all’ambiente, in merito all’articolo che abbiamo pubblicato nei giorni scorsi sui fattori di degrado presenti nel quartiere di Amabilina. Alla nota, l’assessore ha anche allegato alcune foto che testimoniano gli interventi effettuati successivamente alla pubblicazione del nostro articolo.
Gentile Direttore,
la ringrazio per il reportage che ha curato sul suo giornale sul quartiere di Amabilina. Un articolo che mi dà l’occasione di parlare del lavoro che stiamo portando avanti ad Amabilina come in altri quartieri popolari della città.
Come sa e ha correttamente sottolineato l’amministrazione Grillo, a differenza dell’amministrazione precedente, ha avviato con i residenti un percorso in tre step: ascolto dei problemi, concertazione delle soluzioni, azioni concrete. Come amministrazione abbiamo mantenuto le promesse fatte ai residenti del quartiere ampliando il servizio di conferimento e attivandoci per una pulizia straordinaria dell’area. Abbiamo inoltre aumentato la sorveglianza e istallato in via sperimentale le isole ecologiche mobili. Da parte dei residenti stiamo registrando una grande volontà di collaborazione: solo divenendo loro per primi i veri promotori della pulizia del quartiere potremo finalmente risolvere i problemi di decoro e di vivibilità di questi quartieri.
Purtroppo, però, spesso succede che, finita una pulizia straordinaria, bonificata un’area, dopo qualche giorno gli stessi luoghi ritornino a diventare discariche a cielo aperto. Quello che è successo nelle scorse settimane.
Ritornando al suo articolo e alle aree da lei segnalate: alcune di queste, come può vedere dalle fotografie che allego, sono state già bonificate. Purtroppo la settimana scorsa abbiamo registrato dei ritardi nella rimozione delle micro discariche a causa di problemi con il centro di raccolta Trapani Servizi. Ma, dopo giorni veramente difficili, siamo riusciti a ripristinare il servizio. Per quanto riguarda invece l’area recintata, diventata discarica di ingombranti: è un’area privata, non di pertinenza del comune, che le forze dell’ordine hanno già attenzionato e speriamo di risolvere quanto prima il problema con la collaborazione del proprietario.
Come vede, noi in questi mesi siamo sempre tornati a bonificare le aree che ci venivano segnalate. Sappiamo, infatti, che il lavoro è lungo e che ci scontriamo con cattive abitudini e inciviltà che si sono sedimentate negli anni, ma non abbiamo intenzione di demordere come invece hanno fatto altre amministrazioni a pochi mesi dalle elezioni. Devo sottolineare che la collaborazione e la voglia di partecipare degli abitanti del quartiere di Amabilina è di forte incoraggiamento.
Michele Milazzo
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Gentile assessore, la ringrazio per l’attenzione dedicata all’articolo pubblicato dalla nostra testata. Sono sempre più convinto che la pandemia, tra tanti aspetti negativi che ci saremmo volentieri risparmiati, costituisca un’occasione preziosa per riflettere su tutte le questioni che nel tempo sono rimaste in sospeso, senza trovare un’effettiva soluzione. Le difficoltà dei quartieri popolari rappresentano uno degli aspetti che stanno emergendo con maggiore criticità, alla luce di problemi storici che sono stati ulteriormente aggravati dal tempo che viviamo. Amabilina, Sappusi e via Istria sono comunità molto più complesse e articolate rispetto alle tradizionali rappresentazioni che ne offrono i media. Lo confermano le segnalazioni di tanti residenti che si rivolgono quotidianamente ai giornali del territorio proprio perchè sono i primi a non volersi arrendere di fronte alle situazioni di degrado, devianza o marginalità. Con i nostri mezzi, intendiamo dare spazio e voce alle loro istanze con maggiore continuità, nella convinzione che una costante attenzione delle istituzioni e dei media possano contribuire fattivamente alla riqualificazione dei nostri quartieri popolari, secondo quella logica inclusiva che è parte integrante degli obiettivi contenuti nell’Agenda 2030 dell’Onu e che dovrebbe essere il principale punto di riferimento di ogni compagine amministrativa.
Infine, colgo l’occasione offerta dal suo garbato intervento per tornare a sollecitare l’attenzione della sua giunta in merito al degrado in cui versa l’area attrezzata riservata ai bambini del quartiere: tra erbacce ad altezza ginocchio e giochi ormai inutilizzabili, se non adeguatamente ripristinato, il parco rappresenterebbe un segnale di resa e disattenzione del mondo degli adulti verso i più piccoli che, nell’ottica di un investimento sul futuro delle nuove generazioni, la nostra comunità non può assolutamente permettersi.
(V.F.)