Sfregiata la targa dedicata alle partigiane marsalesi

redazione

Sfregiata la targa dedicata alle partigiane marsalesi

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venerdì 23 Aprile 2021 - 18:36

Ancora uno sfregio alla memoria della Guerra di Liberazione, a Marsala. Così come lo scorso anno, è stata presa di mira la targa che riporta i nomi di Francesca Alongi, Bice Cerè e Grazia Meningi, le marsalesi che hanno partecipato alla lotta partigiana per liberare l’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista. Lo scorso anno la targa – fortemente voluta dall’Anpi di Marsala – fu coperta con uno spray nero, in prossimità del 25 aprile, mentre sul muretto vicino fu disegnata una svastica. I suddetti sfregi furono prontamente ripuliti su indicazione dell’amministrazione comunale. Quest’anno, addirittura, qualcuno ha pensato di scheggiare la targa, verosimilmente a martellate. Un atto vandalico che, nella mente di chi lo ha partorito, intende offendere la Resistenza e i suoi caduti, ma che in realtà si qualifica soltanto per la sua stupidità. Al di là delle svastiche, delle croci celtiche e degli slogan neofascisti comparsi per le vie del centro in questi anni, Marsala ha un’identità repubblicana, democratica e antifascista che è testimoniata dalla sua storia e dalla Medaglia d’Oro al Valore Civile ricevuta per la capacità di resilienza dimostrata anche rispetto al bombardamento aereo dell’11 maggio 1943.

“Ogni 25 aprile è diverso e uguale – scrive il presidente di Anpi Marsala, Pino Nilo -. È uguale perché è festa nazionale. E’ la festa da cui deriva tutta la nostra organizzazione democratica fino a oggi: la Costituzione e lo stato democratico. È la festa della Liberazione in cui donne e uomini, partigiane e partigiani, scesero dalle montagne e dalle colline, entrarono nelle città e le liberarono dalla presenza nazifascista. Questo 76° anniversario della Liberazione non possiamo celebrarlo come si è fatto in passato a causa del coronavirus e quindi non possiamo essere presenti nelle piazze, fare i nostri cortei. Tuttavia questo virus che mette in ginocchio il nostro Paese (oltre 120.000 i deceduti in Italia) e il mondo intero, non potrà cancellare la memoria del sacrificio dei tanti partigiane e partigiani che hanno anteposto l’amore per la democrazia e per la libertà alla propria vita. Non saranno i neo-fascisti locali che imbrattano muri con scritte deliranti o dileggiano lapidi e toponimi dedicati ai nostri partigiani caduti a farci desistere dal ricordare e onorare i martiri per la Libertà. Quanta amarezza scoprire, all’appropinquarsi del 25 aprile di ogni un anno, l’oltraggio ai luoghi della nostra città simbolo della lotta partigiana, con i nomi dei nostri caduti. Quest’anno è toccato nuovamente alla semplice targa in memoria delle partigiane marsalesi Alongi Grazia, Bice Cerè, Meningi Grazia, uccise durante la Resistenza. Gli innominabili non riusciranno a piegare i pochi partigiani viventi e i numerosi partigiani che ne hanno raccolto il testimone. Ed anche se cercano di cancellare i nostri segni, come i loro padri hanno cercato di seppellire gli artefici della Liberazione, loro non sanno che “se volevano seppellirci, non sapevano che noi eravamo semi”.

Sulla vicenda è intervenuta la presidente dell’assemblea provinciale del Pd Valentina Villabuona: “Episodi come questo, insieme all’attacco hacker subito pochi giorni fa dal sito “Il memoriale della Resistenza” sono gravi campanelli d’allarme e ci inducono a tenere alta l’attenzione su un fenomeno che è sempre più presente nelle nostre città. Non sarà un atto vandalico a cancellare il sacrificio di tre donne marsalesi che hanno deciso di combattere per regalarci la democrazia, continueremo a portare avanti la loro memoria e i loro valori. Da democratica rinnovo l’invito a tutte le cittadine e i cittadini, nel rispetto rigoroso delle norme anti Covid, a recarsi il 25 aprile nelle strade che ricordano i partigiani o nei luoghi dove l’Anpi organizza le celebrazioni per deporre un fiore.
Coltivare la memoria è la migliore risposta che ognuno di noi può dare, a chi pensa di cancellare la storia vandalizzando una targa”.

“Un atto vile, da condannare, che a pochi giorni dall’anniversario della Liberazione d’Italia lascia sgomenti. Tuttavia, tale gesto, serva a scuotere le coscienze e a ricordare a tutti noi l’importanza di questa giornata”. Ad affermarlo è il segretario generale della Uil Trapani Eugenio Tumbarello, commentando l’atto vandalico ai danni della targa commemorativa dedicata alle tre partigiane marsalesi. “Questo episodio – aggiunge – non demoralizzi coloro che credo nei valori rappresentati dal 25 aprile, ma ne rafforzino l’animo ispirandosi proprio alla tenacia e alla forza interiore di tutte quelle donne e quegli uomini che si sono sacrificati per la democrazia e la libertà”.

“Il PD di Marsala – scrive la segretaria Rosa Alba Mezzapelle – condanna qualsiasi atto vandalico in spregio alla memoria. Una storia che purtroppo si ripete e come già avvenuto lo scorso anno, con un atto riprovevole si attenta alla memoria di tre donne partigiane vandalizzando la targa che le ricorda. Sono passati 76 anni e le testimonianze dirette sono sempre di meno, ma non dimenticheremo mai quello che è successo. E’ con la Liberazione che abbiamo ottenuto il diritto di poter manifestare il nostro pensiero, di abbracciare una religione, di votare liberamente, di godere della bellezza della democrazia. Il 25 aprile è una festa che dovrebbe unire tutta la nazione perché è la base della nostra convivenza civile anche se da tempo si cerca di far passare questa festa come divisiva, distorcendone il significato, manipolando i fatti della storia. Il PD di Marsala vuole tenere alto il ricordo della lotta partigiana e nel giorno dedicato all’ anniversario della liberazione vuole rendere omaggio a coloro che con atti di alto coraggio si sono battuti per la Libertà.

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