I dati Ispra sulla differenziata: la situazione a Marsala e Petrosino

redazione

I dati Ispra sulla differenziata: la situazione a Marsala e Petrosino

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venerdì 18 Dicembre 2020 - 10:19

Come abbiamo spiegato più volte in questi anni, il tema della raccolta dei rifiuti presenta varie sfaccettature. Da un lato, infatti, c’è il fenomeno del decoro urbano, che a causa del proliferare delle microdiscariche restituisce alla cittadinanza la percezione che le città siano più sporche che in passato. Dall’altro, ci sono i numeri, che di anno in anno raccontano di un incremento della differenziazione dei rifiuti e, conseguentemente, una diminuzione del secco residuo (rsu). Proprio ieri la Regione ha diffuso i dati dell’Ispra sul 2019, da cui si evince che Marsala ha raggiunto il 64,91% di raccolta differenziata. Di fatto, ogni cittadino ha prodotto lo scorso anno 241,69 kg di rifiuti differenziati, quasi il doppio rispetto al 2015 (129,21 kg) a testimonianza della riduzione dell’indifferenziato e di una maggiore cultura della separazione tra le varie frazioni di rifiuto.

Nel dettaglio, c’è stata una crescita generale su tutti i fronti: organico, ingombranti misti, legno, tessili, carta e cartone, ma soprattutto metalli e plastica. Scorrendo le tabelle prodotte dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, si evince una tendenza che si è andata consolidando dal 2017 in poi, quando il dato sulla differenziata è passato dal 36,09% al 55,18%. Il 2018 si è attestato tendenzialmente sullo stesso andazzo dell’anno precedente, mentre l’avvento del “porta a porta spinto” ha portato a un nuovo incremento di quasi dieci punti percentuali (il citato 64,91% di fine 2019 che viene adesso riportato dall’Ispra). Il Comune che in provincia ha fatto registrare il dato di differenziata più alto in assoluto nel 2019 è invece Petrosino, passato dal 5,65% del 2015 al 72,57% dello scorso anno, con una quantità di differenziata passata dal 18,64 kg l’anno per abitante a 305,36 kg.

Complessivamente, analizzando il dato cumulato della provincia di Trapani, la percentuale media di differenziata nei 24 Comuni raggiunge il 56,74%, con un dato pro capite di 233,80 kg per ogni abitante. Si tratta del secondo miglior dato provinciale, dopo quello di Ragusa (57,78%), ma decisamente meglio di Palermo (29,04%), Messina (32,80%), Catania (35,43%) e Siracusa (36,40%). Proprio le criticità dei grandi centri sono state evidenziate anche dall’assessore regionale all’ambiente Pierobon, che nell’esprimere soddisfazione per i miglioramenti fatti registrare dall’isola ha affermato: “Siamo certi che il piano rifiuti in fase di adozione e la realizzazione degli impianti previsti contribuiranno ad allineare i numeri della Sicilia al resto d’Italia”.

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