Ingroia condannato per peculato: ottenne rimborsi non dovuti quando guidò la Sicilia e-Servizi

redazione

Ingroia condannato per peculato: ottenne rimborsi non dovuti quando guidò la Sicilia e-Servizi

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mercoledì 11 Novembre 2020 - 20:45

Si è concluso con una condanna a un anno e 10 mesi da parte del gup di Palermo Maria Cristina Sala il processo per peculato in cui era imputato l’ex magistrato Antonio Ingroia. Parzialmente accolta la richiesta dell’accusa, che aveva invocato una condanna più pesante (4 anni). I fatti contestati si riferiscono al periodo in cui Ingroia è stato nominato dall’ex presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta alla guida della società regionale Sicilia e-Servizi. Chiamato a liquidare la società, l’ex magistrato riuscì in tre mesi a ottenere 150 mila euro di utili. Alla luce di ciò, l’ex magistrato si era attribuito un indennità di risultato che è stata oggetto di contestazione. Su quest’aspetto, la gup Sala lo ha comunque assolto, in quanto “il fatto non costituisce reato”. La condanna per peculato è invece legata ai rimborsi (spese di vitto e alloggio). Da qui la determinazione a ricorrere in Appello e l’amarezza con cui Ingroia ha commentato la decisione del Tribunale di Palermo: “Sarebbe ridicolo pensare che avrei dovuto caricarmi le spese di viaggio e di soggiorno. Non era previsto dagli accordi. Anzi, era chiaro che quelle spese non gravassero sul mio stipendio di tremila euro al mese”.

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