Petrosino piange Natale Pulizzi, il feretro nella sua “Nosengo”

redazione

Petrosino piange Natale Pulizzi, il feretro nella sua “Nosengo”

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martedì 20 Ottobre 2020 - 17:29

Oggi la Città di Petrosino – chiusa in un doloroso lutto cittadino – e la comunità scolastica tutta, si sono stretti intorno alla famiglia del vice preside dell’Istituto Comprensivo “Gesualdo Nosengo”, Natale Pulizzi, morto a 61 anni per Coronavirus.

Era stato lo stesso docente, per la sicurezza dei suoi allievi e di tutti, a scrivere un post su Facebook in cui annunciava di essere positivo e fortemente costernato per l’accaduto. Aveva specificato anche che aveva qualche linea di febbre e dolori addominali ma mai si sarebbe potuto pensare ad un peggioramento così repentino delle sue condizioni di salute. Tanto che, dalla Terapia Intensiva dell’ospedale di Mazara era stato trasferito a Palermo.

Per lui però, non c’è stato nulla da fare. Stamani i funerali in Chiesa S. Maria delle Grazie si sono svolti in forma privata nel rispetto delle normative Covid ma soprattutto del dolore della famiglia. La camera ardente, prima della cerimonia funebre, si è tenuta nell’atrio della “Nosengo”, le cui “porte” sono state aperte dal preside Giuseppe Inglese. Una grande perdita per lui, un braccio destro importante venuto a mancare. Diverse le persone, amici, colleghi e studenti che gli hanno voluto rivolgere un ultimo saluto.

Il Sindaco Gaspare Giacalone, l’Amministrazione comunale, il Consiglio comunale e tutte le autorità civili hanno reso l’ultimo e solenne saluto al feretro del professor Pulizzi in via Baglio Inglese con una breve e sobria cerimonia. Alla presenza del Gonfalone del Comune è stato suonato l’Inno Nazionale e il primo cittadino ha reso omaggio al feretro inchinandosi davanti alla bara e ai familiari. Prima di giungere in Chiesa, la salma è stata accompagnata nell’atrio dell’Istituto “Nosengo”.

Gli ingressi alla camera ardente sono stati contingentati e per maggiore sicurezza è stata misurata la temperatura dei partecipanti, tutti in rigoroso rispetto del difficile momento.

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