Biagio Valenti (Snami): “Prevenzione contro il coronavirus. L’Asl non rifornisce guanti e mascherine ai medici”

Gaspare De Blasi

Biagio Valenti (Snami): “Prevenzione contro il coronavirus. L’Asl non rifornisce guanti e mascherine ai medici”

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giovedì 27 Febbraio 2020 - 07:07

Biagio Valenti, medico marsalese impegnato nel sindacato, è il presidente provinciale dello Snami (Sindacato Nazionale Medici Italiani). Sono giorni particolarmente “intensi” per la sanità italiana e per quella siciliana.

Dottore, qual’è la situazione nella nostra realtà?

Da noi, e più in generale nel Paese, si registra uno stato di confusione dovuto al fatto che ci siamo trovati a fronteggiare un virus completamente sconosciuto. Come per ogni novità che ci coglie impreparati occorre un periodo per metabolizzarla. Oggi ne sappiamo di più”.

Per esempio sappiamo che il coronavirus è arrivato dalla nostre parti…

“Certo, ma una sua diffusione sull’intero territorio era prevedibile. Oggi ne sappiamo di più e possiamo cominciare a fare dei paragoni con altri virus “famosi” degli ultimi decenni. La Sars che si sviluppò all’inizio degli anni 2000 era più aggressiva dell’attuale coronavirus. Facciamo alcuni esempi. Oggi chi contrae il corona probabilmente può infettare altre 2,5 persone. Gli ammalati di Sars 9,5, il morbillo prima del vaccino,10 individui. Come si vede siamo di fronte ad un serio e giusto allarme, ma che si sta diffondendo in maniera sbagliata e con una lettura del fenomeno più mediatico che medico”.

Quindi possiamo stare tranquilli?

Dobbiamo seguire il protocollo del ministero che non è altro che quello che i medici consigliano sempre. Lavarsi le mani accuratamente e spesso per evitare contagi. Contattare il medico di famiglia per telefono per una prima diagnosi. Così si evitano affollamenti nelle sale d’aspetto e non recarsi ai primi colpi di tosse presso le strutture sanitarie pubbliche. Inoltre ricordo che i casi di mortalità che si sono registrati riguardano pazienti con gravi patologie pregresse a cui il virus non ha fatto altro che aggravare la situazione generale”.

Il governo o comunque le strutture che soprintendono la sanità nel Paese alla domanda come mai l’Italia sia il primo tra gli stati europei per numero di contagi, rispondono che accade perchè si sono effettuati dei controlli più seri e professionali. Lei che ne pensa?

“Che sono d’accordo. La nostra sanità pubblica ha delle sacche di grande eccellenza che si sono attivate immediatamente. Per quanto attiene gli altri stati europei aspetterei ancora un po’ per capire cosa accade”.

Allora secondo lo Snami lo stato ha fatto tutto quello che poteva e doveva?

“In tema sanitario si può e si deve fare sempre meglio. Noi certamente abbiamo proposto alcune cose che ci sembrano urgenti”.

Quali?

“Pensi che ci hanno detto e lo ripeto noi siamo d’accordo, di evitare quanto più possibile che i pazienti affollino le strutture sanitarie. Tuttavia se il medico ravvisa la necessità, dalla informazioni telefoniche che ha ricevuto, di effettuare una visita domiciliare, si trova senza i supporti sanitari essenziali. Mi riferisco al fatto che le Asl non ci hanno fornito guanti monouso e neppure mascherine sanitarie. Mezzi indispensabili per un primo approccio di tipo diagnostico. Si pensi anche che questi strumenti non sono neppure stati distribuiti alle guardie mediche. Il personale sanitario è tra i più esposti al rischio contagio”.

Arriverà prima il vaccino o il farmaco antivirale specifico?

“Speriamo che arrivino presto soluzioni efficaci, intanto facciamo tanta prevenzione”

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