Congresso, amministrative e Giacalone: il febbraio caldo del Pd trapanese

Vincenzo Figlioli

Congresso, amministrative e Giacalone: il febbraio caldo del Pd trapanese

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giovedì 27 Febbraio 2020 - 07:30

Giornate intense per il Pd in provincia di Trapani. Dopo una lunga fase di incertezze, caratterizzate da un vuoto dirigenziale che ha lasciato non pochi punti interrogativi, i democratici stanno per celebrare i congressi di circolo che ridisegneranno l’organizzazione del partito sul territorio. Martedì si è insediata la commissione congressuale designata dal commissario regionale Alberto Losacco. Ne fanno parte Giuseppe Vultaggio (designato presidente), Filippo Messina, Marzia Patti, Andrea Rallo e Gianluca Nuccio. Parteciperà ai lavori congressuali anche l’avvocato marsalese Vincenzo Pantaleo, sub-commissario del Pd in Sicilia. Le candidature alla segreteria provinciale devono pervenire alla suddetta commissione entro e non oltre il 28 febbraio 2020, alle ore 14. Per la guida provinciale del partito è probabile un confronto a due: da un lato dovrebbe esserci un candidato gradito all’area Gucciardi e al gruppo di Camillo Oddo; dall’altro, c’è curiosità per la candidatura annunciata dal gruppo dell’ex segretario Marco Campagna e di Valentina Villabuona, molto attivi in questi mesi sui territori, con il supporto dell’ex segretario regionale Fausto Raciti e del parlamentare nazionale Carmelo Miceli.

Tra i primi banchi di prova con cui la nuova dirigenza dovrà confrontarsi c’è il voto per le amministrative del 24 maggio, che porterà alle urne le comunità di Marsala, Campobello e Gibellina. Il test più atteso, inevitabilmente, sarà quello di Marsala. La quinta città della Sicilia è reduce da cinque anni di amministrazione di centrosinistra, ma anche – per quanto riguarda il Pd – da un vuoto dirigenziale che si trascina da due anni. Tralasciando la breve parentesi commissariale di Domenico Venuti, tutto è fermo alla segreteria di Antonella Milazzo, dimessasi nella primavera del 2018 in polemica con il sindaco Di Girolamo. “Sono stata e resto nel Pd – chiarisce l’ex deputata regionale – anche perchè non vedo altri spazi politici. Sono sfiduciata e scontenta, spero che la fase congressuale possa portare a una svolta a tutti i livelli. Se si tornerà a lavorare con i territori posso esserci, facendo la mia parte. Diversamente dovrò prenderne atto”. Per quanto riguarda Marsala, la Milazzo è categorica: “Non esiste più niente da due anni. Credo che le responsabilità, a riguardo, siano sotto gli occhi di tutti. Spero in una soluzione unitaria. Per le amministrative è tutto in divenire, non so nemmeno verso quale proposta si vada”.

A rendere intense queste ore per i democratici in provincia di Trapani ha contribuito anche la notizia della designazione del sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone all’interno della Direzione Nazionale. Negli anni il Pd e Giacalone, quantomeno sul territorio trapanese, si sono spesso ritrovati in contrapposizione, tanto che per sostenere il suo avversario Vincenzo D’Alberti alle ultime amministrative arrivarono diversi dirigenti provinciali. Adesso le cose potrebbero cambiare, anche perchè la scelta di Zingaretti di puntare su Giacalone rappresenta un attestato di fiducia con cui anche i dirigenti storici del partito dovranno fare i conti. Pur con una certa sorpresa, la consigliera Concetta Vallone ha inviato via social i migliori auguri di buon lavoro a Giacalone. Sulla stessa scia anche Antonella Milazzo: “Il fatto che persone nuove si avvicinino al partito è un segnale di vitalità. Vuol dire che il Pd è ancora uno spazio politico attraente e inclusivo. Quella di Giacalone può essere una presenza importante per il territorio. Ovviamente, questo non cambia nulla rispetto alle posizioni che ci sono a Petrosino”.

Quest’ultimo concetto è ribadito anche dal capogruppo di Adesso il Futuro Vincenzo D’Alberti, che chiarisce di non avere la tessere dei democratici, né di Italia Viva e di aver accettato tre anni fa la candidatura a sindaco in qualità di tecnico. “Anche se nel nostro gruppo c’è una tesserata del Pd (Concetta Vallone, ndr) non credo cambierà nulla in Consiglio comunale. Le nostre posizioni non c’entrano con le dinamiche di partito, ma riguardano i programmi amministrativi, la gestione del bilancio e della spesa pubblica. Se la sua nomina può portare vantaggi a Petrosino, ben venga. Ma noi restiamo critici rispetto alla sua giunta”.

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