Pd Sicilia: il segretario regionale e quelli locali verranno eletti soltanto dagli iscritti, stop alle primarie

Gaspare De Blasi

Pd Sicilia: il segretario regionale e quelli locali verranno eletti soltanto dagli iscritti, stop alle primarie

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sabato 15 Febbraio 2020 - 11:26

Niente primarie nel Partito Democratico Siciliano, a votare il prossimo segretario regionale dem saranno soltanto gli iscritti.

L’apertura verso l’esterno del Pd sarà però garantita nell’assemblea regionale che sarà composta per il 20 per cento da non aderenti al partito che beninteso ne volessero fare parte.

Questo prevede il nuovo regolamento. “La parte politica è stata definita, adesso resta quella più organizzativa”, spiega il commissario dei democratici siciliani, Alberto Losacco. La data del congresso che deciderà il nuovo volto alla guida del Partito democratico non è stata, infatti, ancora fissata ma sarà “entro metà marzo”, afferma Giuseppe Lupo, capogruppo all’Ars: “La mia idea erano le primarie — dice — ma questa mi pare una buona mediazione”.

Una mediazione tra le varie anime anche in vista anche delle amministrative: “Usciamo adesso da una fase di stallo che ha privato i territori dei propri segretari di circolo, dei segretari cittadini e provinciali: l’elezione degli organismi interni avverrà in tempo per le elezioni”, sottolinea Losacco. Una “macchina da riavviare” in tempo per il voto del 24 maggio, che esclude un’elezione intermedia pubblica ma che formuli “un nome, una faccia e un numero di telefono”.

“Qualcuno con cui avviare un dialogo all’esterno in nome del partito”, assicura il deputato regionale Antonello Cracolici, storico big dei dem siciliani. Che nega ci sia stata un’impasse: “Il Pd non si muove a forza di clic, ma attraverso il rituale normale e democratico di un partito”.

Un rituale che prevede per la prima volta dopo anni l’elezione del segretario soltanto da parte degli iscritti: “Il capocondomino lo eleggono i condomini, è giusto dunque che siano anche gli iscritti del Pd a scegliere chi mettere alla guida”. Mentre il dialogo con l’esterno sarà garantito dalla presenza in seno all’assemblea di persone “esterne”. Un venti per cento che garantisce l’apertura del partito in linea con l’indirizzo su scala nazionale. “Porte spalancate verso la società – così vede il “nuovo” Pd Baldo Gucciardi, assessore alla Salute durante il mandato di Crocetta e deputato della provincia di Trapani -. Bisogna tornare ad un pensiero lungo, cessare una politica monouso, da comunicato stampa e parlare con la società civile. Le Sardine non vanno forzate — continua Gucciardi — e va rispettata la loro autonomia. Bisogna invece parlare alla società civile di temi: lavoro, violenza contro le donne, diritti civili, ambiente. Sono questi i temi sui quali deve scommettere il partito e sui quali deve dialogare con tutte le forze in campo”.

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