Processo Fazio, l’ex sindaco di Trapani “Non ho favorito Ustica Lines”

redazione

Processo Fazio, l’ex sindaco di Trapani “Non ho favorito Ustica Lines”

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giovedì 13 Febbraio 2020 - 12:42

Nel corso dell’udienza di ieri mattina, l’ex primo cittadino si è commosso rendendo delle dichiarazioni spontanee davanti al collegio dei giudici. Tra i testi convocati nell’aula Giangiacomo Ciaccio Montalto del tribunale di Trapani, invece, è stato sentito l’ex assessore regionale al Turismo, Anthony Emanuele Barbagallo, attualmente deputato del PD all’Ars.

“Non sono io, Fazio, a fare un favore alla Ustica Lines, ma il governo nazionale”, ha affermato ieri mattina, Girolamo Fazio, sindaco di Trapani dal 2001 al 2012, durante le sue dichiarazioni spontanee rese innanzi al presidente del collegio dei giudici, il dottore Enzo Agate e a latere, le dottoresse Roberta Nodari e Chiara Badalucco. L’ex primo cittadino è imputato per corruzione nel processo che si sta svolgendo proprio nella sua città. L’esponente politico di centrodestra, eletto deputato regionale nella lista Pdl nel 2012, poi passato al gruppo misto, aveva da poco annunciato di essere in corsa come candidato sindaco alle amministrative di Trapani, quando nel 2017 venne arrestato (ai domiciliari) nell’ambito dell’inchiesta “Mare Monstrum” insieme all’armatore Ettore Morace, figlio di Vittorio, entrambi proprietari della Ustica Lines ( poi Liberty Lines) e un dirigente regionale, Giuseppe Montalto. I Morace, oltre al fatto di essere sostanzialmente i detentori del monopolio del trasporto marittimo siciliano, sono noti anche per la proprietà del Trapani Calcio.

L’inchiesta giudiziaria nata tre anni fa, che ha ad oggetto l’assegnazione di fondi regionali per il trasporto marittimo, è stata condotta in principio dalla sola magistratura palermitana. Successivamente, si sono formati due tronconi, di cui uno seguito dalla Procura di Trapani e, nello specifico, dai pubblici ministeri Franco Belvisi e Brunella Sardoni, sfociato nel processo in corso, per l’appunto. A seguito della decisione del Gip di Palermo, però, anche gli atti dell’altro filone delle indagini, ancora in itinere, sono stati trasmessi ai magistrati trapanesi. Tra i soggetti coinvolti si ricordano: l’ex sindaco di Trapani, Girolamo Fazio, la ex deputata Marianna Caronia, i dirigenti regionali Giuseppe Montalto e Salvatrice Severino, l’ex parlamentare di Ap ed ex sottosegretario alle Infrastrutture, Simona Vicari, Ettore Morace e la Liberty Lines. Per motivi di salute, invece, è stata stralciata la posizione di Vittorio Morace. Resta, poi, a Palermo il procedimento giudiziario per corruzione in cui è coinvolto l’ex governatore siciliano Rosario Crocetta.

Secondo l’accusa, in cambio di favori a politici regionali e nazionali, i Morace avrebbero visto assicurata la salute della propria azienda di trasporti marittimi. Secondo i pm, all’ex sindaco e deputato regionale Girolamo Fazio, era stata data in dotazione anche una Mercedes della Liberty Lines. Proprio sulla vicenda dell’auto si sono concentrate ieri alcune delle domande effettuate ai testimoni in aula. Prima, però, è stato ascoltato come testimone l’ex assessore regionale al Turismo della giunta Crocetta, Anthony Emanuele Barbagallo, attualmente deputato del PD all’Ars. Il teste è stato interrogato inizialmente dall’avvocato Michele Cavarretta, il quale difende l’ex sindaco di Trapani insieme al collega Lillo Fiorello. Il deputato regionale ha raccontato di aver conosciuto Fazio dopo le elezioni regionali del 2012 e di avere coltivato buoni rapporti con lo stesso. Infatti, i due politici sedevano nella stessa commissione parlamentare regionale, la IV, ma hanno continuato ad intrattenere delle relazioni anche dopo la nomina ad assessore al Turismo di Barbagallo. Per l’attuale deputato regionale del partito democratico, l’ex sindaco Fazio non avrebbe mai caldeggiato cause in favore degli armatori Morace. Barbagallo ha inoltre specificato di avere conosciuto nel novembre del 2015 Ettore Morace in un ristorante: il Castello a mare, a Palermo. L’incontro sarebbe stato sollecitato insieme a Girolamo Fazio per parlare della disponibilità dei Morace di abbattere i costi del trasporto marittimo nelle isole minori, come soluzione per i flussi turistici nella bassa stagione, seguendo il modello già attuato per Ustica. In detta riunione, come riportato dal testimone, erano presenti anche alcuni suoi amici che volevano parlare con Girolamo Fazio, allora ancora deputato, ma di non ricordare se questi poi si appartarono con l’ex primo cittadino di Trapani. Dopo, il teste Barbagallo è stato contro esaminato dalla dottoressa Sardoni. Le sue domande si sono concentrate sulle vacanze effettuate dall’ex assessore regionale con Girolamo Fazio nel 2016. Il deputato Anthony Barbagallo ha dichiarato di aver trascorso alcuni giorni assieme alle figlie e all’ex parlamentare regionale e, nello specifico, a casa del collega, sull’isola di Marettimo. Procedendo nel racconto, l’onorevole Barbagallo ha riferito che Fazio si presentò al porto di Trapani già in possesso dei tre biglietti per il loro viaggio su uno dei mezzi della Liberty Lines, omaggiando in tal modo gli ospiti. Inoltre, rispondendo alla domanda del magistrato, Antony Barbagallo ha affermato che in passato è stato invitato dalla società dei Morace e dall’ex sindaco di Trapani ad assistere alle partite della squadra della città, all’epoca in serie A e, poiché come assessore deteneva anche la delega allo Sport, generalmente era accreditato per tali occasioni.

Dopo, sono stati sentiti tre lavoratori della cantina Fazio Wines srl: AntoninoFanara, Filippo Salvatore Angileri e Alessandro Guercio. Tutti hanno confermato di avere visto la Mercedes sopracitata, appartenente alla Ustica Lines, posteggiata nei magazzini della cantina, ma mai in funzione o adoperata da Girolamo Fazio, il quale, secondo quanto riportato dai testi, era solito spostarsi con la propria macchina, un’Alfa Romeo 159, che di tanto in tanto prestava anche ai propri dipendenti. Inoltre, non essendo utilizzata, la batteria della Mercedes si scaricava facendo suonare l’allarme che veniva disattivato dai tecnici inviati sul posto dalla Ustica Lines. Poi, sia dalla difesa che dall’accusa sono stati formulati ai testimoni dei quesiti in merito alla produzione di vino dell’azienda di cui è proprietario l’ex primo cittadino di Trapani. Ciò a causa della copia di due fatture del 2012 della società di Fazio alla Ustica Lines, con diciture e caratteri diversi, aventi ad oggetto la fornitura di 700 bottiglie di vino. Secondo quanto dichiarato dall’ultimo dei tre testi citati, le fatture riguarderebbero una fornitura frazionata, invece, l’errore risiederebbe nel fatto che una prima fattura è stata emessa in maniera errata e dopo è stata rifatta. Poi, l’aggiornamento del software avrebbe modificato il carattere della fattura rilasciata postuma. Il suo racconto, però, come sottolineato dallo stesso presidente del collegio dei giudici, il dottore Agate, non ha chiarito quanto affermato dal testimone nelle sommarie informazioni rese agli inquirenti nel 2017. Il contrasto permane perché in quella circostanza il teste aveva parlato di prodotto da disporre e non in linea, cioè già in magazzino.

Ieri, l’ex primo cittadino di Trapani si è commosso rendendo delle dichiarazioni spontanee, come suddetto, davanti al collegio dei giudici, tanto che il presidente Agate ha disposto la sospensione di 5 minuti dell’udienza. Le affermazioni dell’ex deputato regionale hanno riguardato una sua proposta avanzata all’ARS, precedente alla legge statale dell’aprile 2016 sugli appalti che privilegia l’assegnazione alle offerte economicamente più vantaggiose, e di altri criteri in luogo del prezzo più basso, come l’esempio dell’età dei mezzi riportato da Fazio, il quale, dunque, avrebbe anticipato la linea tracciata dalla politica nazionale. La prossima udienza è stata fissata al 26 febbraio prossimo. Dovrebbe essere sentito, tra gli altri testimoni, il presidente della Regione Sicilia, nello Musumeci, oggi assente per impegni istituzionali.

Linda Ferrara

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Un commento

  1. Grazie Linda che ci hai portato in serie A…
    Testuale dall’articolo:
    “Antony Barbagallo ha affermato che in passato è stato invitato dalla società dei Morace e dall’ex sindaco di Trapani ad assistere alle partite della squadra della città, all’epoca in serie A e, poiché come assessore deteneva anche la delega allo Sport, generalmente era accreditato per tali occasioni.”

    Grazie ancora…

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