Illuminata una stradella. A Marsala scoppia la polemica politica

Gaspare De Blasi

Illuminata una stradella. A Marsala scoppia la polemica politica

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mercoledì 15 Gennaio 2020 - 11:04

Ho letto la richiesta dei cittadini della contrada San Giuseppe Tafalia che chiedono un intervento nel tratto di strada compreso tra il civico 339/C e 339/G, che risulta dissestato. Io voglio sottolineare che l’Amministrazione ha da poco, nella zona, provveduto all’illuminazione di un a “trazzera” che arriva nel nulla. Soldi spesi inutilmente”.

Il contenuto, che abbiamo peraltro molto ridotto, di questa e mail arrivata alla nostra redazione, ci ha di fatto “invitato” ad approfondire la questione. Abbiamo appurato che è stata istallata per intero l’illuminazione in contrada Cardilla, in quello che viene denominato “Piano Pipitone”. Si tratta di una stradina che arriva in un gruppo di case e che non ha alcuna uscita. Abbiamo sentito sull’argomento l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Marsala.

“Si tratta di una cosa vergognosa – ha esordito un po’ a sorpresa Salvatore Accardi -. I lavori inutili o meglio non urgenti li abbiamo dovuti fare nel rispetto di un emendamento approvato a maggioranza dal Consiglio comunale nel 2018. I nostri uffici non hanno fatto altro che svolgere il loro compito. Avevamo proposto altro: per esempio spendere questi soldi per continuare la bitumazione della via Salemi fino all’ospedale, ma la somma è stata destinata anche a queste opere. Al Consiglio , o meglio alla maggioranza di quella seduta, evidentemente non interessano la ambulanze che conducono i pazienti al locale nosocomio. Nella strada principale su cui insiste la stradella manca l’illuminazione. Si arriva al paradosso che la trazzera avrà la luce, ma la strada no. Questo è dovuto, è bene che la città lo sappia, senza fare volere fare polemiche, ad un emendamento approvato dal Consiglio. Questa mattina diversi esponenti di Palazzo VII Aprile, anche chi a suo tempo ha votato l’emendamento favorevolmente, mi hanno chiamato per avere spiegazioni. Lo ripeto abbiamo messo in essere una delibera di Consiglio, non la potevamo ignorare perché inserita all’interno di una delibera che conteneva lavori per l’illuminazione pubblica in altre parti della città”

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