Sindacati: “La Scuola siciliana senza direttore regionale e dirigenti, situazione insostenibile”

redazione

Sindacati: “La Scuola siciliana senza direttore regionale e dirigenti, situazione insostenibile”

Condividi su:

mercoledì 08 Gennaio 2020 - 17:38

“Quasi tutti i vertici amministrativi della scuola in Sicilia sono vacanti. Una situazione che rende sempre più difficile il regolare svolgimento delle attività”. È questa la denuncia dei Segretari Regionali siciliani della FLC CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola, Adriano Rizza, Francesca Bellia e Claudio Parasporo, che hanno inviato una nota al Miur e alle rispettive segreterie nazionali. “Dal maggio del 2019 – spiegano nella nota – la Sicilia è priva del Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale. Dal 31 dicembre 2019 i dirigenti reggenti degli Uffici Scolastici Territoriali di Trapani, Caltanissetta/Enna, Siracusa e Agrigento sono decaduti e ad oggi non sono stati rinnovati dal Ministero, nonostante sia stato espletato l’interpello; il prossimo 26 gennaio scadranno anche le reggenze di Messina e Ragusa. Di fatto la quasi totalità delle province siciliane è o sarà senza Dirigente Territoriale con gravi ripercussioni”.

“Gli uffici, già in grave sofferenza d’organico non garantiscono il loro funzionamento a pieno regime e diventa assai complicata l’interlocuzione e quindi la risoluzione dei problemi che coinvolgono il mondo della scuola siciliana. La scuola siciliana – concludono Rizza, Bellia e Parasporo – non può permettersi più di rimanere in uno stato di limbo dovuto alla politica, che non è in grado di assicurare stabilità e governabilità ad un sistema importante come la scuola”. C’è da dire però, che il settore della Pubblica Istruzione in Italia, sta vivendo un periodo di riassestamento. Probabilmente l’ennesimo tra Governo e rimpasto. Dopo le dimissioni di Fioramonti, è stata nominata al Miur, la siciliana Lucia Azzolina che avrà diverse cose da sistemare, non solo le direzioni degli uffici scolastici siciliani. Il disegno di legge sulle abilitazioni all’insegnamento, ma se ne parlerà tra altri 5 mesi non meno; l’avvio dei concorso straordinari senza risorse adeguate in Finanziaria, gli aumenti contrattuali del corpo insegnate, attualmente il più basso di tutto l’impiego pubblico.

Condividi su: