Solo 3 comuni sui 24 della Provincia di Trapani hanno partecipato nel 2018 al Premio indetto dallo Stato, per la compartecipazione dei Comuni al contrasto all’evasione fiscale e contributiva che secondo una quota delle cifre recuperate va a finire nelle casse municipali. La notizia giunge dalla Uil Servizio Politiche Territoriali di cui è responsabile Ivana Veronese, su elaborazioni di dati forniti dal Ministero dell’Interno. Dallo studio del sindacato si evince che in Provincia di Trapani hanno aderito soltanto i comuni di Marsala, Alcamo e Salemi, per un totale di evasione recuperata che ammonta appena 6 mila e 421 euro. Confrontando i dati con quelli degli anni precedenti, si evince che i Comuni che hanno aderito al progetto sono sempre gli stessi tre, anche se essi non sono riusciti a fare crescere in maniera costante le somme recuperate.
Nel dettaglio, il Comune di Marsala ha recuperato 5.407,77 euro nel 2018, 5.688,46 euro nel 2017 e 7.495 euro nel 2016, il Comune di Alcamo 477,96 euro nel 2018, 1.297,43 euro nel 2017 e 706,69 euro nel 2016, il Comune di Salemi, infine, 535,14 euro nel 2018, 1.403 euro nel 2017 e 183 euro nel 2016. “In tempi di risorse scarse – afferma il segretario della Uil trapanese Eugenio Tumbarello -, la possibilità che i Comuni hanno di fa crescere le proprie entrate attraverso la partecipazione al contrasto all’evasione, fornendo la propria collaborazione all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza, dovrebbe costituire una risorsa da coltivare. E’ ovvio, infatti, che minori disponibilità di spesa per i comuni si traducono necessariamente in minori servizi o servizi più onerosi per i cittadini”. Il dirigente della Uil rivolge un plauso alle amministrazioni di Marsala, Alcamo e Salemi per avere aderito al progetto statale. “Mi rivolgo invece – continua Tumbarello – ai restanti 21 comuni e desidero dire che è possibile fare tanto nella lotta all’evasione fiscale, nell’ottica del recupero delle somme da impiegare in servizi alla cittadinanza, ma anche per poter dare il proprio contributo alla lotta all’evasione fiscale e contributiva col fine ultimo di una maggiore equità e giustizia sociale”. Il Premio per la compartecipazione dei Comuni al contrasto all’evasione fiscale fu introdotto nel 2010 dal decreto del mese di luglio dove si stabiliva che ai Comuni venisse riconosciuta la quota del 100% di quanto recuperato dei tributi nazionali. Con il decreto sul federalismo fiscale, che regola il fisco municipale fu poi introdotto il principio strutturale del premio della compartecipazione dei Comuni al contrasto all’evasione fiscale, ma al 50%. Poi con il decreto di agosto 2011 (introduzione Consigli Tributari), e con il Salva Italia e via, via con i decreti mille proroghe si è stabilito che la quota almeno fino al 2019 che resta ai Comuni per la loro compartecipazione al contrasto all’evasione sia fissata al 100% del recuperato. “La Uil – aggiunge il segretario generale – ha chiesto a livello nazionale al Governo che la percentuale del 100% venga prorogata, se non addirittura resa strutturale. Voglio precisare, inoltre, che i condoni e la pace fiscale varati negli ultimi anni hanno intaccato l’azione di recupero dell’evasione. Per la Uil il tema del contrasto all’evasione fiscale è fondamentale, e a livello nazionale il sindacato si è già mobilitato per farsi promotore di azioni affinché diventi argomento centrale dell’agenda politica. Certo della loro sensibilità – conclude Tumbarello -, invito pertanto i sindaci trapanesi che non lo hanno già fatto ad aderire al protocollo dell’Agenzia delle Entrate e a mettere in campo le relative misure”.