Alcamo, riprendono i lavori dell’Aula Consiglio. Ecco i numeri del terzo anno di mandato

redazione

Alcamo, riprendono i lavori dell’Aula Consiglio. Ecco i numeri del terzo anno di mandato

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lunedì 09 Settembre 2019 - 13:48

Il consesso civico alcamese si riunirà oggi, nel tardo pomeriggio, per il giuramento dei due nuovi consiglieri comunali della maggioranza grillina: Daniele Russo e Gaspare Grillo. L’organo elettivo si è lasciato alle spalle un ciclo di attività consiliare molto intensa.

L’11 luglio di tre anni fa il Consiglio comunale di Alcamo si è tinto di giallo, il colore che ha contraddistinto la forza politica che per la prima volta nella storia della città è entrata nell’Aula Falcone-Borsellino, sedendosi tra i banchi della maggioranza: il Movimento 5 Stelle. Un rinnovamento che ha coinvolto anche gli altri partiti politici. Infatti, solo 6 consiglieri comunali sui 24 eletti nel 2016 avevano avuto un’esperienza all’interno dell’Aula consiliare. Dunque, il 75% dei rappresentati politici ha messo per la prima volta piede al Palazzo di città. Da stasera il Consiglio comunale cambierà ulteriormente aspetto. Infatti, il consesso civico alcamese si riunirà oggi, nel tardo pomeriggio, per il giuramento di due nuovi consiglieri comunali della maggioranza grillina: Daniele Russo e Gaspare Grillo. I neo esponenti politici prendono i testimoni dei pentastellati Vittorio Ferro e Vito Lombardo, i quali resteranno ancora in carica come assessori della giunta guidata dal sindaco Domenico Surdi. L’organo elettivo, dunque, escludendo dal computo la breve parentesi delle due sedute di agosto, si è lasciato alle spalle un ciclo di attività consiliare molto intensa. Per capire cosa è stato fatto dal Consiglio comunale abbiamo, quindi, analizzato i numeri del terzo anno di mandato conclusosi in piena estate. Dal luglio 2018 al luglio 2019 ( i dati di quest’ultimo mese sono stati pubblicati a fine agosto) i lavori dell’Aula Consiglio sono costati alla comunità alcamese 89.696,25 euro in totale. A tale modica somma, inoltre, va decurtato il 10 % dei gettoni di presenza che i consiglieri comunali di Alcamo destinano al bilancio partecipato, introdotto proprio nel corso di questa consiliatura. Dunque, i rappresentanti politici hanno incassato in tutto 80.726,51 euro, ossia poco più di 3 mila e 500 euro a testa in un anno (nel conteggio sono esclusi Lombardo e Ferro che non hanno percepito il gettone per effetto del doppio incarico politico e il presidente del Consiglio comunale Baldo Mancuso che percepisce un’indennità ad hoc). Occorre aggiungere che, nei confronti del consiglieri Anna Allegro, Francesco Dara e Mauro Ruisi, è stata effettuata da gennaio 2019 la compensazione delle somme con il credito vantato dall’ente per il mancato rimborso delle somme per gettoni di presenza indebitamente erogate. Comunque, quella irrogata ai consiglieri comunali,  è una cifra davvero irrisoria per i compiti che hanno assolto durante questo terzo anno di mandato, frutto della legge regionale siciliana del 2015, applicata per la prima volta ad Alcamo dall’attuale organo elettivo. Un taglio dei costi della politica che evidentemente ha colpito solamente gli amministratori locali e che anche a livello nazionale andrebbe rivisto, dato che la tabella di riferimento è parecchio datata  ( anni 2000) ed ancora in lire! Nonostante ciò, le forze politiche presenti in Aula Falcone-Borsellino hanno portato avanti, come summenzionato, un ingente quantitativo di lavoro espletato nelle 48 sedute complessive del Consiglio comunale dal luglio 2018 al luglio 2019. Altra novità impressa dall’organo elettivo in carica è quella relativa alla disciplina del conseguimento dei gettoni di presenza, legata dal regolamento del Consiglio comunale del 2017 alla deliberazione di ciascun consigliere comunale. Infatti “L’effettiva partecipazione del consigliere ai lavori del Consiglio si ha quando lo stesso abbia preso parte ad almeno i 2/3 delle votazioni dei punti all’ordine del giorno”. Inoltre, è stato stabilito che “Con riferimento ai lavori della commissione per maturare il diritto al gettone di presenza, i consiglieri devono aver partecipato ad almeno novanta (90) minuti della durata della commissione. Nel caso in cui la durata della commissione sia inferiore a novanta (90) minuti il consigliere ha diritto a percepire il gettone di presenza solo se partecipa ad almeno l’80% della durata complessiva della seduta”.

Per quanto concerne le sedute dell’Aula Consiglio, dunque, i più presenti risultano essere con 46 presenze i pentastellati Nino Asta e Annalisa Ferrara. Li seguono i grillini Filippo Salato e Piera Calamia che hanno alzato la mano 45 volte. Poi, con lo stesso punteggio Laura Barone, Francesco Cusumano e Giovanna Melodia del Movimento 5 Stelle con 44 gettoni conseguiti. Stessa cifra ha raggiunto il consigliere comunale, Gino Pitò, del gruppo federato ABC-Alcamo Cambierà, il quale è risultato il più presente tra i banchi dell’opposizione. Dopo, con 43 presenze troviamo Giovanni Calandrino (Sicilia Futura), Saverio Messana (UDC) e Noemi Scibilia (M5S). La pentastellata Alessandra Cuscinà ha fatto registrare 41 gettoni, seguita dalla collega di movimento Rosalba Puma, la quale ha raggiunto quota 40. Sono, invece, 38 le presenze dei consiglieri Francesco Dara (Noi per Alcamo) e del grillino Francesco Viola. Un po’ staccati si vedono la consigliera di ABC- Alcamo Cambierà, Caterina Camarda (34), la democristiana Rita Norfo (32), il democratico Filippo Cracchiolo e Anna Allegro dell’UDC con 31 presenze entrambi. Poi, con 30 gettoni ottenuti il capogruppo di Sicilia Futura Giacomo Sucameli. Il più assente è risultato Mauro Ruisi del gruppo federato ABC-Alcamo Cambierà con 20 presenze registrate. Per quanto riguarda i lavori all’interno delle commissioni sono stati espletati nelle 437 sedute totali. La prima commissione ne ha effettuato 85. I gettoni conseguiti dai componenti sono stati così percepiti: Calamia 84, Norfo 79, Melodia 75, Viola 67, Cracchiolo 54, Camarda 48. La seconda commissione ha svolto 134 sedute di commissione. Queste le presenze registrate: Ferrara 132, Messana 131, Scibilia 125, Allegro 77, Ruisi 64. In terza commissione invece sono state attuate 96 convocazioni: Asta 91, Salato 87, Barone 86, Pitò 71, Dara 36. Infine, la quarta commissione si è riunita 122 volte: Calandrino 119, Cusumano 114, Puma 110, Cuscinà 98 e Sucameli 55.

Il Consiglio comunale, inoltre, nel corso del suo terzo anno di mandato ha approvato ben 13 regolamenti comunali: il regolamento comunale per la pratica del “compostaggio locale”; il regolamento sul compostaggio domestico; il regolamento comunale per la pratica del compostaggio di comunità; il regolamento della consulta comunale degli stranieri residenti nel comune di Alcamo; il regolamento assistenza economica a sostegno di cittadini in condizione di fragilità; il regolamento disciplinante l’erogazione di incentivi per il personale addetto all’ufficio tributi; il regolamento per la definizione agevolata delle controversie tributarie comunali; il regolamento per la concessione di rateizzazioni di tributi comunali e altre entrate patrimoniali arretrate; il regolamento per l’uso e la gestione degli impianti sportivi comunali; il regolamento comunale per l’esecuzione delle manomissioni e dei ripristini delle infrastrutture stradali; il regolamento per la cessione dei diritti di cubatura ed il trasferimento di volumetria; il regolamento della biblioteca civica Sebastiano Bagolino; il regolamento comunale sulle modalità operative di ricevimento e registrazione delle disposizioni anticipate di trattamento – dati (l. 219/2017). A questi vanno aggiunti i 6 regolamenti che hanno subito delle modifiche: il regolamento comunale sull’imposta pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni; il regolamento IUC; il regolamento bilancio partecipato; il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi; il regolamento comunale per l’espletamento e per i criteri di valutazione delle prove e dei titoli dei concorsi; il regolamento per la celebrazione dei matrimoni civili approvato con deliberazione di c.c. n. 161/2016. Numeri esorbitanti e forti di una maggioranza monocolore come quella pentastellata, per l’appunto. Per quanto concerne gli atti di indirizzo politico approvati dall’Aula Falcone-Borsellino sono stati 14 in tutto (8 della minoranza e 6 della maggioranza): mozione sulla stabilizzazione del personale precario (a firma di Cracchiolo + 1); mozione di indirizzo sull’intitolazione campo sportivo S. Ippolito a Cilluffo Onofrio (a firma di Calamia + 12); mozione di indirizzo sull’intitolazione di una piazza a C. Lubich (a firma di Pitò + 2); mozione di indirizzo sull’intitolazione di una via a F. De Andrè (a firma di Pitò); mozione di indirizzo sull’utilizzo struttura bio-mercato (a firma di Calandrino); mozione di indirizzo sulla creazione accesso lato nord cimitero Cappucini vecchi (a firma di Calandrino); mozione di indirizzo sul conferimento cittadinanza onoraria al giornalista siciliano Paolo Borrometi ( a firma di Melodia + 4); mozione sull’iscrizione all’anagrafe antifascista istituita dal Comune di Stazzema (a firma di Puma + 3); mozione di indirizzo sugli impianti di trattamento rifiuti nel Comune di Alcamo (a firma di Puma + 5); mozione di indirizzo sulle procedure per intitolazione strada o piazza ai militanti alcamesi “Cavalieri di Vittorio Veneto” (a firma di Cusumano +10); mozione di indirizzo sull’impatto sui territori del d.l.4/10/2018 n.113, in materia di immigrazione e sicurezza (decreto Salvini) a firma di Pitò +2); mozione di indirizzo sull’incrocio via S. Leonardo – via Vivaldi, a firma del cons.re Calandrino; mozione di indirizzo sull’entrate tributarie e patrimoniali (su proposta di Asta + 12); mozione di indirizzo per il conferimento della cittadinanza onoraria alla memoria ai due carabinieri Salvatore Falcetta e Carmine Apuzzo uccisi nella strage di Alcamo Marina del 27/01/1976 (Pitò, Ruisi e Camarda). Dunque, il Consiglio comunale ha portato avanti un lavoro cospicuo, e da oggi chi entrerà a far parte delle istituzioni alcamesi dovrà saperne reggerne il passo.

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