Ancora una volta la comunità marsalese si è unita nel lutto per l’estremo saluto a un giovane figlio di questa città. In una Chiesa Madre gremita, amici, compagni, studenti, docenti e semplici conoscenti si sono stretti attorno alla famiglia del 17enne Giuseppe Lipari, deceduto sabato pomeriggio in seguito a un incidente avvenuto nei pressi della Chiesa di San Giovanni. “Amante della vita, delle cose belle, del bene, della pace, dell’arte e dello sport”: lo ha ricordato con queste parole don Daniele Donato, il sacerdote che ha celebrato i funerali. Tantissimi gli studenti del Liceo Scientifico che si sono presentati in Chiesa con la maglietta della scuola. Nei loro occhi la tristezza, il dolore e l’incredulità per una tragedia che mai avrebbero potuto immaginare. La loro estate spensierata si è improvvisamente arrestata, nella maniera più inaspettata e crudele. Nei loro occhi e nei loro volti la consapevolezza che sarà difficile non pensare a Giuseppe nelle giornate e nelle serate da condividere fino all’inizio della scuola.  Commoventi, alla fine della Messa, i messaggi della fidanzata e degli amici più cari, concordi nel descrivere Giuseppe Lipari come un giovane generoso e solare. “Hai lasciato una macchia indelebile di felicità in fondo al cuore”, ha affermato uno di loro; “Da oggi la nostra classe sarà ancora più unita”, ha promesso un compagno della 4^ E, mentre un altro ha imbracciato la chitarra elettrica per eseguire, in un’atmosfera surreale “Shine on you crazy diamond”, uno dei pezzi più belli dei Pink Floyd che Roger Waters compose per l’amico Syd Barret. L’ultima canzone, che qualche giorno prima, lui e Giuseppe avevano inconsapevolmente suonato assieme.