Si è tenuto ieri presso la sede della Casa di Riposo “Giovanni XXIII” di Marsala, un incontro con i lavoratori a cui hanno partecipato il deputato regionale Stefano Pellegrino ed il Consigliere comunale Eleonora Milazzo, nel corso del quale si è discusso della sorte dei dipendenti Ipab che dal 2015 non percepiscono alcuna retribuzione e che con la chiusura dell’ente rischiano di rimanere senza lavoro.
Il Consigliere Milazzo ha chiesto all’onorevole Pellegrino di sollecitare in Commissione l’iter di approvazione della legge regionale e di offrire maggiore tutela ai lavoratori. Pellegrino quale firmatario del disegno di legge, insieme agli onorevoli Foti e Di Mauro, avente ad oggetto la riforma delle Ipab, ha dichiarato: “Il ddl non modificherà le attività assistenziali in favore dei poveri, degli ammalati e dei bisognosi di cure, ma introdurrà una nuova disciplina necessaria al risanamento finanziario degli enti e alla organizzazione delle Istituzioni. In commissione, abbiamo anche previsto la creazione di un albo dei lavoratori degli enti per garantire la continuità occupazionale. Quasi un migliaio di lavoratori delle Ipab sono senza stipendio da mesi e non sanno come andare avanti. Perciò si è pensato ad un sistema virtuoso all’interno del quale nuove strutture pubbliche erogheranno servizi di assistenza alla persona in un comparto, quello del welfare, attraverso protocolli d’intesa con le Aziende Sanitarie Provinciali”. Su sollecito della Consigliera Milazzo, l’avvocato Pellegrino verificherà le ragioni del ritardo della nomina del nuovo Commissario Straordinario e, conseguentemente, sollecitarne la nomina.
Non è finita quindi l’annosa vicenda della Casa di Riposo di Marsala. Si tenta ancora di salvare il salvabile dopo una quasi prevista chiusura. Gli ultimi anziani ivi residenti infatti, sono stati portati altrove, anche in altri comuni della Provincia, stando lontano dai familiari. Ma la situazione più grave e che da anni si cerca di risolvere resta legata alle unità di personale che attende ancora gli stipendi e diversi arretrati. Sembra una nave ormai affondata che si cerca di trainare a riva.