Si è tenuta oggi l’udienza del processo davanti al Gip di Marsala Annalisa Amato, che vede imputato Enzo Rubino di 40 anni.
I fatti in questione si riferiscono all’ottobre scorso quando in una palazzina di via Istria e precisamente nel lotto numero 5, i pompieri furono costretti ad intervenire per spegnere un incendio divampato in uno dei piani dell’edificio. Quasi subito scattarono le indagini visto che per gli inquirenti c’era il sospetto che si trattasse di un incendio doloso.
Infatti le due donne presenti nell’appartamento, la madre e la sorella del Rubino, dichiararono che a dare fuoco ad una coperta era stato proprio il loro parente. Le due donne riferirono ai carabinieri che l’uomo, dopo l’ennesimo diverbio per questioni di richieste di denaro, dopo avere dato in escandescenze aveva dato fuoco con un accendino. La sorella del Rubino si era anche recata presso il Paolo Borsellino dove le erano state riscontrate delle ferite a causa dell’incendio divampato nell’abitazione. I carabinieri dopo le indagini arrestarono il 40enne che intanto era riuscito ad allontanarsi, con l’accusa di incendio aggravato ed estorsione familiare.
Dopo la convalida dell’arresto, il soggetto era stato associato al carcere di Trapani. I legali del Rubino avevano richiesto il rito abbreviato. Oggi si è tenuta la seconda udienza dopo che nella prima le due donne R.R. di 38 anni e U.G.L. di 71 anni si sono costituite parte civile assistite dagli avvocati Leonardo Genna e Giovanna Di Girolamo. I difensori nella precedente avevano chiesto per il loro assistito un perizia. Pertanto si continuerà e si concluderà con il riti abbreviato non condizionato il prossimo 5 febbraio.