Dopo la decisione della Corte Costituzionale che in pratica ha azzerato la ventilata, imminente ipotesi di elezioni provinciali, Raimondo Cerami, Commissario Straordinario del Libero Consorzio di Trapani, ha tenuto – lo scorso 5 luglio – un incontro tecnico sulla crisi finanziaria delle ex province siciliane. Incontro, che si è tenuto nella sede dell’AnciSicilia ed ha visto la partecipazione di tutti i segretari ed i direttori di Ragioneria degli enti dell’Area Vasta.

“Abbiamo concordato di richiedere una convocazione urgente al Governo Regionale a cui dovrebbero partecipare tutti gli enti interessati per trovare una soluzione della questione – ha detto Cerami -. Dall’incontro è emerso che le risorse finanziarie relative ai trasferimenti regionali destinate alle città metropolitane e ai liberi consorzi comunali, non sono adeguate a garantire l’esercizio delle funzioni di loro competenza, minacciando l’esistenza stessa degli enti”. Raimondo Cerami ha segnalato che la crisi strutturale degli enti intermedi siciliani, impossiblitati a dotarsi dei necessari strumenti finanziari, a suo avviso, rischia di determinare la perdita di consistenti finanziamenti in tema di edilizia scolastica e di viabilità. Se si continuerà su questa strada saremo costretti ad intraprendere la soluzione seguita dal Libero Consorzio Comunale di Siracusa che ha dichiarato dissesto finanziario. Il Commissario Straordinario, in una nota stampa afferma “… di essere consapevole delle ripercussioni negative che l’eventuale dissesto finanziario arrecherebbe all’intera comunità amministrata, quindi reitero la richiesta di convocazione urgente di tutti i Commissari dei Liberi Consorzi Comunali, per meglio illustrare al Governo regionale la necessità di una variazione del suo bilancio che destini ulteriori assegnazioni per la redazione dei bilanci pluriennali 2018/2020”.

Secondo Cerami c’è l’urgenza di fare presto e comunque entro il periodo di commissariamento prorogato che come è noto scadrà il 30 settembre. “Questa è l’unica soluzione praticabile – conclude il Commissario – per scongiurare il dissesto finanziario che inevitabilmente determinerà la paralisi di tutti gli enti di Area Vasta della Regione con le inevitabili ripercussioni sulla già penosa condizione delle strade provinciali e delle scuole che sono in stato di totale abbandono”.