“Tornino a Mazara gli infermieri trasferiti a Mazara 7 anni fa”: Nursind diffida l’Asp

redazione

“Tornino a Mazara gli infermieri trasferiti a Mazara 7 anni fa”: Nursind diffida l’Asp

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lunedì 26 Marzo 2018 - 18:21

Il sindacato degli infermieri Nursind ha diffidato l’Asp di Trapani a far rientrare all’ospedale di Mazara il personale che circa sette anni fa era stato trasferito momentaneamente a Marsala a causa di lavori di lavori di ristrutturazione dell’Abele Ajello. All’Azienda sanitaria provinciale è stato recapitato oggi un “atto di costituzione in mora sulla situazione di emergenza del personale dell’ospedale di Mazara del Vallo” a firma dell’avvocato Paolo Viscò col quale si invita l’Asp a riassegnare il personale entro 30 giorni. In caso contrario, il sindacato preannuncia la propria intenzione di adire le vie legali.

Il Nursind Trapani, guidato da Salvatore Calamia, ricorda che “l’Asp aveva dichiarato che il trasferimento era momentaneo”. “Da luglio 2017 – si legge nella nota – l’ospedale di Mazara è ritornato fruibile e da giugno è avvenuto il ritrasferimento delle unità operative secondo quanto previsto dal nuovo atto aziendale dell’Asp di Trapani. Ma molto infermieri sono ancora a Marsala. L’11 gennaio scorso il commissario straordinario ha diffuso una nota disponendo le modalità per riorganizzazione di Medicina generale e Pneumologia all’ospedale di Marsala col trasferimento graduale, dal successivo 29 gennaio, di un coordinatore infermieristico, 4 infermieri, un infermiere generico e due ausiliari specializzati. Questo atto avrebbe dovuto dare il via al ritorno dei dipendenti a Mazara ma ancora nulla  è accaduto. Tra l’altro non ci sono notizie della riapertura del reparto di Psichiatria”. Il Nursind chiarisce che “la richiesta di ritrasferire il personale è a garanzia della sicurezza dei pazienti e del personale, sicurezza che solo un numero congruo di dipendenti può assicurare”. Il sindacato ha chiesto con diverse note che tutto il personale infermieristico allocato a suo tempo a Marsala venisse riassegnato a Mazara, ma l’Asp non ha adempiuto e non si conosce la data di quando questo avverrà. Da qui la diffida e la minaccia di ricorso alle vie legali.

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