Erasmus Plus, al Commerciale di Marsala studenti stranieri contro gli stereotipi

redazione

Erasmus Plus, al Commerciale di Marsala studenti stranieri contro gli stereotipi

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lunedì 26 Marzo 2018 - 16:35

Erasmus Plus “Stick together – Stand Against Discriminitation” è il progetto dell’Istituto Tecnico Commerciale “G. Garibaldi” di Marsala che si è concluso nei giorni scorsi. Ben 15 studenti stranieri provenienti da Germania, Ungheria e Spagna, sono stati ospitati dai loro “colleghi” marsalesi accompagnati da 7 docenti. La scolaresca – grazie alla docente referente Fanny Marino e al team formato da Enza Pipitone, Giovanna Cennamo, Mariano Mondello, dalla dirigente scolastica Sara Ester Garamella e dal dirigente amministrativo Gaspare Galfano – è stato coinvolto in un fitto programma di sessioni di lavoro a scuola, con visite in Città e in aziende locali ed escursioni fuori porta. Sani momenti di convivialità e condivisione uniti ad impegno e riflessione.

Il clou del programma infatti, è stata la giornata del 23 marzo: le delegazioni si sono trasferite al Convento del Carmine, per un incontro su stereotipi sessisti e violenza di genere, tematiche tristemente attuali, che sono state affrontate da Caterina Martinez, vice presidente del Centro Antiviolenza “La Casa di Venere”, rigorosamente in lingua inglese. In “english” con traduzione in italiano, l’accoglienza dell’insegnante Fanny Marino, mentre i saluti della preside Garamella alla delegazione straniera sono stati tradotti dalla docente Enza Pipitone. Di “interscambio tra scuole che aiuta il futuro dei ragazzi” ha parlato il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo, mentre dell’importanza di “conoscere le realtà del territorio e le risorse” ne ha parlato nel suo intervento in lingua inglese, l’assessore alla Pubblica Istruzione e Pari Opportunità, Anna Maria Angileri. Come ha affermato Caterina Martinez, “… la mission della Casa di Venere è quella di aiutare le donne vittime di violenza per mano del marito, fidanzato, padre, fratello, datore di lavoro, al fine di fornire loro un supporto psicologico, di accompagnarle in un percorso di reinserimento in una società che è patriarcale e maschilista. La violenza – continua l’operatrice – non si manifesta solo con i gesti, ma anche con le parole, sin dai banchi di scuola, con i comportamenti di un compagno verso una compagna. Spesso la pressione psicologica è anche di tipo economico, nel momento in cui il marito dice alla moglie: non c’è bisogno che lavori, ti mantengo io, ti do io i soldi che ti servono. La mancanza di indipendenza si può tradurre in una inferiorità della donna al suo uomo”.

La Martinez ha ricordato l’importanza che “La Casa di Venere” svolge nel rifugiare una donna vittima di violenza, spesso anche con il proprio figlio, nell’allontanarla dalle mura domestiche per fare in modo che si ricostruisca una vita. Per fare ciò è necessario attivare una rete tra magistratura, Forze dell’Ordine, Asp… ma il supporto delle operatrici dei Centri Antiviolenza è vitale, perchè hanno gli strumenti necessari, per formazione, per potersi approcciare ad una vittima di violenza. I trienni turistici del Commerciale hanno esposto i propri lavori all’interno del Carmine, come i cartelloni sugli stereotipi sessisti e sui messaggi errati che nel tempo sono stati veicolati attraverso gli spot e le campagna pubblicitarie. Accanto ai cartelloni, una sedia rossa occupata… simbolo della lotta contro i femminicidi.

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