Indagini della Procura della Repubblica: Morace si dimette da presidente del Trapani Calcio

redazione

Indagini della Procura della Repubblica: Morace si dimette da presidente del Trapani Calcio

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lunedì 26 Marzo 2018 - 17:35

“Alla luce delle note recenti azioni promosse dalla Procura della Repubblica di Palermo nei confronti del Presidente Vittorio Morace nell’ambito di un procedimento nel quale riveste la qualità di persona indagata, lo stesso ha preferito rassegnare le sue dimissioni al fine di potersi difendere dalle accuse che gli vengono mosse garantendo al contempo la massima serenità al Trapani Calcio. L’assemblea dei soci ha pertanto nominato un amministratore tecnico, individuato nella dottoressa Paola Iracani, che garantirà la piena e serena operatività della società per il prosieguo del Campionato”. E’ quanto si legge nella nota diffusa alla stampa dalla Società Trapani Calcio.

Morace, risulta indagato nell’ambito dell’inchiesta “Mare Mostrum” che ha coinvolto alcuni politici e dirigenti regionali fra cui anche l’ex Sindaco di Trapani Mimmo Fazio.

Lo scorso 8 marzo su delega della Procura della Repubblica di Palermo, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo e di Trapani avevano notificato un’ordinanza interdittiva nei confronti della società“Liberty Lines s.p.a.” – di proprietà dei Morace,  con la quale il Tribunale di Palermo, ha disposto la nomina del commissario giudiziale. Secondo le indagini compendiate nell’operazione Mare Monstrum  Morace, all’epoca dei fatti presidente pro tempore della società di navigazione “Ustica Lines s.p.a.”, avrebbe stretto un patto corruttivo con Salvatrice Severino, dirigente pro tempore dell’Assessorato ai Trasporti della Regione Siciliana. L’accordo avrebbe portato la dirigente a predisporre e confezionare bandi di gara, aventi ad oggetto l’affidamento quinquennale del servizio di collegamento marittimo di pubblico interesse con mezzi veloci tra la Sicilia e le isole minori, in favore della compagnia di navigazione trapanese presieduta dallo stesso Morace La dirigente, inoltre, in ossequio all’illecito patto in parola, avrebbe erogato a beneficio di “Ustica Lines s.p.a.” i richiamati 10 milioni di euroa titolo di compensazioni finanziarie per prestazioni di trasporto marittimo mai rese dalla società. In cambio di ciò, la dirigente avrebbericevutobeni di lusso e ottenuto l’assunzione della figlia nella stessa società di navigazione.

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