Toni Scilla 49 anni imprenditore nell’ambito del settore ittico, è candidato al senato nella quota uninominale nel collegio di Marsala.
Come è nata la sua candidatura?
“Il partito di Forza Italia, il mio partito, aveva la necessità di indicare una persona che per la sua storia e per la sua conoscenza del territorio avesse le caratteristiche per rappresentare gli elettori. Il gruppo dirigente ha indicato la mia persona anche in considerazione che avendo ricoperto la carica di deputato regionale ho accumulato un certa esperienza che mi consentirà, una volta approdato al senato, di portare avanti i problemi di questo territorio. Anche se io credo che un parlamentare si debba occupare di grandi temi che poi per ricaduta finiscono per apportare benefici anche alla zona da cui proviene”
Per esempio?
“Nel nostro programma elettorale è previsto che le imprese che assumono i giovani per 6 anni a tempo indeterminato non debbano pagare tasse. Dove questa legge può trovare applicazione in maniera più efficace se non nel mezzogiorno e in Sicilia in particolare? Inoltre un attenzione specifica va rivolta ai pensionati. Noi aumenteremo a mille euro la pensione minima. Se da altre parti la proposta è sicuramente dal sapore squisitamente elettorale, noi con il presidente Berlusconi abbiamo dimostrato di saperla attuare. Tutti si ricordano quando portò il minimo ad un milione delle vecchie lire”.
Lei rappresenta tutto il centro destra che presenta candidature provenienti dal territorio…
“Mentre la lista del Pd per esempio è guidata dall’ex ministra Maria Elena Boschi, che tutti conoscono come quella che ha distrutto le banche. Non penso che i siciliani si vorranno fare rappresentare da una toscana che è candidata dappertutto, meno che nella sua regione. Un motivo ci sarà”.
E’ di queste ore la notizie che il consigliere comunale del partito democratico Pino Cordaro ha aderito al vostro raggruppamento…
“…e in particolare a Forza Italia. Cordaro è un moderato che ha sposato il nostro progetto. Si tratta di un altro valore che si aggiunge al nostro schieramento. Girando per il territorio che comprende il mio collegio, in tanti mi hanno contattato affermando di essere delusi dal centro sinistra e di avere le sorti del Paese a cuore. A tutti ho risposto di avere fiducia nelle nostre proposte. Governeremo l’Italia con competenza e serietà”.
Nel suo collegio sono tanti i problemi, in modo particolare è di strettissima attualità quello dell’aeroporto di Birgi. Che cosa si propone di fare per lo scalo trapanese?
“Il nostro aeroporto è la struttura e il veicolo principale per l’economia del nostro territorio. Il governo di centro destra della regione Sicilia si è subito attivato. Il presidente Musumeci ha nominato il nuovo consiglio d’amministrazione dell’Airgest. Si tratta di persone serie e competenti. Ora occorre il bando per l’assegnazione delle rotte. Fare in fretta per salvare la stagione estiva e poi programmare per il futuro dello scalo”.
Lei è originario di Mazara del Vallo, la città della pesca per antonomasia. I pescatori non se la passano certo bene.
“E se la passeranno peggio se il governo in carica, contraddicendo ad ogni regola etica a pochi giorni dalla fine del suo mandato, dovesse recepire con un decreto le famose quote tonno che finirebbero per aggravare la situazione del comparto per i prossimi tre anni”.