Dura presa di posizione del Movimento 5 Stelle a proposito della sentenza con cui il Tribunale Ue respinge integralmente il ricorso dell’Italia per evitare la riduzione dei fondi europei per la Sicilia. “Ex governatori e dirigenti devono pagare. Musumeci avvii subito un’indagine interna per dirci i nomi e i cognomi dei soggetti che hanno portato a questo disastro storico e certificato e venga subito a riferire in aula. Dovremo restituire all’Europa 379 milioni di euro relativi al FSE 2000-2006, è uno schiaffo violentissimo non solo alla dirigenza regionale nella gestione dei fondi Ue, ma purtroppo anche ai siciliani e al mondo della formazione, perché certifica senza appello la mangiatoia della politica ai danni della formazione”, dichiarano i portavoce pentastellati all’Ars Valentina Zafarana, Luigi Sunseri e il deputato europeo Ignazio Corrao.
“Irregolarità, assenza di controlli e gravi carenze negli anni – spiegano i deputati – hanno consentito di divorare i fondi per la formazione in maniera molto ‘allegra’. Progetti presentati dopo le scadenze, consulenti esterni privi di qualifiche, spese non attinenti ai progetti, attività formative false, violazioni sistematiche negli appalti e nella selezioni di docenti, esperti e formatori. Una vera e propria truffa colossale all’Ue con i soldi dei siciliani. Adesso vogliamo sapere dove sono andati a finire questi soldi e chi deve pagare per questo danno gravissimo alle casse siciliane. In alcuni anni, la percentuale di irregolarità dei progetti era anche del 98%, quindi erano quasi totalmente inammissibili”.
“Sono 5 anni – aggiunge Corrao – che lanciamo l’allarme. Fino all’ultimo speravamo che gli esperti, gli alti dirigenti, i superconsulenti avessero ragione e mettendoci l’anima in pace avremmo accettato con piacere il verdetto di incapaci e incompetenti allarmisti. Purtroppo non è andata così e i nostri calcoli, studi si sono rivelati esatti”. A tal proposito, l’europarlamentare M5S sta presentando interrogazione alla Commissione Europea per capire quali saranno le conseguenze e anche lo stato di eventuali irregolarità della programmazione 2007- 2013.
“Con questa sentenza – aggiungono la capogruppo a sala d’Ercole Zafarana e il deputato Sunseri – si apre uno scenario terrificante, non solo rischiamo un’importante riduzione dei 4 miliardi certificati da Crocetta, ma rischiamo di non avere più la possibilità di spesa dell’attuale e vitale programmazione”.
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