Avvistata nei pressi di cala rotonda a Favignana una “medusa nomade”, nome scientifico Rhopilema Nomadica. Si tratta un celenterato di grandi dimensioni che può raggiungere, nella parte del “cappello”, i 40 centimetri.

Abbiamo chiesto informazioni più dettagliate biologo marino dell’Arpa di Trapani Paolo Balistreri

“Si tratta di un esemplare avvistato dal collega romano, Luciano Bernardo. E’ una specie tropicale entrata nel Mediterraneo attraversando il canale di Suez”.

E’ un animale pericoloso per l’uomo?

“Intanto occorre dire che si tratta soltanto di avvistamenti sporadici fatti nel corso di alcuni anni. La medusa in oggetto è molto urticante, più delle meduse comuni che avvistiamo ogni estate nell’acqua bassa delle nostre coste. Il contatto con loro risulta essere molto doloroso”.

“C’è il rischio che diventi stanziale”?

“No, la temperatura dell’acqua in cui vive questo animale marino deve essere superiore a ventisei gradi centigradi. Dalle nostre parti è arrivata tramite la corrente marina. Il suo habitat nel mare mediterraneo in prossimità delle coste di Israele, dove la temperatura dell’acqua è più elevata e dove può crescere e riprodursi . In quelle zone è arrivata attraversando il canale di Suez. Nel nostro mare siamo ancora a pochi casi isolati. L’elevato tasso riproduttivo e il forte potere urticante di questa medusa impongono però un attento monitoraggio, per impedire possibili future invasioni. Attualmente posso dire che non vi è alcun pericolo ”.

Quindi nessun allarme dalle nostre parti…

“Nessun pericolo in generale. Se si dovesse essere punti da una delle tante specie di meduse che popolano i nostri mari, oltre a dolore e al fastidio, ricorrendo alle terapie previste in casi del genere, si starà subito meglio”