Incendio a Castellammare, in ginocchio anche San Vito. Evacuati oltre 700 ospiti del villaggio turistico di Calampiso

redazione

Incendio a Castellammare, in ginocchio anche San Vito. Evacuati oltre 700 ospiti del villaggio turistico di Calampiso

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mercoledì 12 Luglio 2017 - 15:53

20.45: Per il coordinamento delle operazioni di spegnimento dell’incendio di vaste proporzioni divampato nella mattinata di oggi nel Comune di San Vito Lo Capo – località Sauci Piccolo e Sauci Grande – il Prefetto di Trapani Giuseppe Priolo ha attivato immediatamente l’unità di crisi costituita in Prefettura con i Viceprefetti Di Lisi e Mancuso, il SUES 118, le Forze dell’Ordine, la Protezione Civile Regionale, i Vigili del Fuoco, la Capitaneria di Porto ed il Corpo Forestale della Regione.

Le operazioni di spegnimento, rivelatesi complesse e articolate, hanno interessato anche il villaggio turistico di Calampiso i cui ospiti sono stati evacuati via mare. Si stima che nel villaggio fossero presenti circa 780 ospiti di cui 707 trasportati via mare, grazie al supporto fornito da varie unità navali e imbarcazioni private, al molo di San Vito Lo Capo. Tutti gli ospiti evacuati, risultati in buone condizioni di salute tranne qualche persona sottoposta alle cure mediche per sospetta intossicazione da fumo, sono stati temporaneamente accolti e rifocillati presso edifici scolastici dello stesso Comune.

Sono intervenute sul posto diverse squadre e mezzi dei Vigili del Fuoco, della Forestale, delle Forze dell’Ordine, della Capitaneria di Porto. E’ stato risolutivo per lo spegnimento dell’incendio l’intervento di un Canadair e di un elicottero.

L’attività dell’unità di crisi, che si mantiene in costante contatto con le sale operative degli Enti che vigilano l’area interessata, proseguirà fino a cessate emergenze.

Il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco – a seguito di verifica – ha accertato che non sussistevano le condizioni di sicurezza per il rientro degli ospiti nel villaggio per cui molte persone hanno deciso di interrompere la vacanza e di ritornare nelle città di provenienza. Tutte le forze in campo hanno operato in condizione di estrema difficoltà in considerazione che uomini e mezzi sono stati impegnati già nei giorni precedenti in numerosi interventi di spegnimento su più fronti di incendi che hanno interessato in particolare vaste zone del Comune di Castellammare del Golfo, con l’evacuazione in via precauzionale degli abitanti delle zone coinvolte.

“Nonostante l’abnegazione dei soccorritori – ha commentato il deputato di Sinistra Italiana Erasmo Palazzotto – è evidente che questo è il frutto di una  mancanza assoluta di politiche di prevenzione, dell’assenza di un piano regionale antincendio e di mezzi e risorse adeguati ad affrontare l’emergenza. Oggi non è il tempo delle polemiche e dell’accertamento delle responsabilità. Ma non possiamo far finta che tutto questo sia frutto di un destino barbaro e cinico. Prima che sia troppo tardi il Presidente della regione Crocetta chieda al ministro Galletti lo stato di calamità naturale e si trovino le risorse per far fronte all’emergenza che è facile immaginare andrà avanti per tutta l’estate”.

“Chiediamo l’intervento della Protezione civile nazionale e sollecitiamo il Governo a dichiarare lo “Stato di Emergenza” legato ai danni causati dai gravissimi incendi che stanno devastando gran parte dei territori delle province di Messina, Enna, Trapani e Palermo giungendo a lambire i centri abitati”. Questa la dichiarazione di Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di Anci Sicilia i quali seguono con molta preoccupazione l’evolversi della situazione che in queste ultime ore ha costretto l’evacuazione dal mare degli ospiti del rinomato villaggio turistico di Calampiso a San Vito Lo Capo.

“La vastità degli incendi, che si stanno propagando ancora in queste ore, alimentati anche dal caldo record di questi giorni, è tale da determinare danni irreversibili al patrimonio naturalistico della nostra Isola e ingenti danni di natura economica alle aziende ricadenti sul territorio, enormi perdite in termini di raccolti andati in fumo, animali selvatici e greggi morti tra le fiamme nonchè fortissimi disagi ai trasporti, con strade e ferrovie chiuse, linee elettriche e telefoniche gravemente danneggiate”.

“Sollecitiamo il Governo e in particolare la Protezione civile nazionale – concludono Orlando e Alvano – ad intervenire, con l’urgenza richiesta dall’attuale emergenza, mettendo a disposizione ogni risorsa e strumento utile a scongiurare ulteriori dissesti del territorio, già notevolmente martoriato”.


15.00: Pochi minuti fa, il sindaco di San Vito Lo Capo, Matteo Rizzo, ha pubblicato sul suo profilo Facebook una richiesta urgente: “Chiunque sia in possesso di imbarcazioni sicure ed affidabili si rechi urgentemente presso il Villaggio Calampiso per aiutarci ad evacuare circa 700 persone. E’ urgentissimo!”.

incendio Castellammare

La zona, dalle 23 di ieri sera, è interessata da un incendio partito da contrada Pilato e che ha devastato la montagna che sovrasta Castellammare del Golfo. Stamattina, intorno alle 7, sono rientrate le circa 100 famiglie evacuate in zona Fraginesi. Tra Pilato e Costa larga danni ancora in quantificazione ma superiori certamente al migliaio di ettari con il fuoco che ha bruciato chilometri di vegetazione e arrivato a lambire tante villette della zona densamente abitata soprattutto in questo periodo estivo. Abitazioni risultano danneggiate alcune parzialmente con danni solo a tetto o facciata mentre altre sono state gravemente aggredite dalle fiamme, alcune anche all’interno come nel caso del magazzino di proprietà di un francese.

In azione due canadair per circoscrivere il vastissimo incendio che sembra essere domato ma i focolai ancora attivi fanno mantenere il massimo stato di allerta a forze dell’ordine, vigili del fuoco e protezione civili al lavoro su Monte Inici ininterrottamente. Fortunatamente non risultano feriti tra residenti e soccorritori. Il sindaco di Castellammare, Nicolò Coppola, presente alle operazioni di spegnimento e messa in sicurezza per tutta la notte, appena 10 giorni fa, lo scorso 2 luglio  ha già lanciato l’allarme alluvioni per il rischio idrogeologico oggi praticamente quintuplicato dopo il gravissimo incendio che ha lasciato un paesaggio spettrale sulla montagna ormai priva di alberi e vegetazione di qualsiasi tipo.

Adesso però, pare che le fiamme abbiano messo in ginocchio anche una parte di San Vito.

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