L’arrivo di Renzi a Trapani sabato scorso ha riacceso la diatriba interna al Pd sul ruolo della componente di Paolo Ruggirello. Lo stesso deputato regionale trapanese è stato visto molto vicino a Davide Faraone al Cinema Ariston e i “bene informati” assicurano di averlo visto parlare con il presidente del Consiglio. Il tema è facilmente immaginabile ed è legato alla schizofrenia di un partito che da un lato corteggia Ruggirello e i suoi amici per incamerarne i voti, dall’altro lato cerca di tenerli fuori dai processi decisionali. Come avviene a Marsala, dove il prossimo congresso comunale del Pd sarà celebrato il 6 novembre, ufficialmente senza il coinvolgimento del gruppo di Enzo Sturiano. “Tecnicamente sono fuori dall’anagrafica del partito di Marsala”, ci ha spiegato alcuni giorni fa un dirigente dei democratici lilybetani. Di parere diverso è il presidente del Consiglio comunale, che sta studiando le sue mosse per dire comunque la sua nella designazione del nuovo segretario del Pd.
È cambiato qualcosa per voi dopo l’incontro con Renzi di sabato?
Cosa doveva cambiare? È chiaro a tutti che siamo dentro il Pd.
Ma non potrete partecipare al congresso che si terrà il 6 novembre a Marsala.
Posso tranquillamente partecipare al congresso. Noto comunque un’accelerazione ingiustificabile nell’organizzazione di questo congresso quando è chiaro a tutti che si sarebbe potuto aspettare il prossimo anno, con la stagione dei congressi ordinari. Mi chiedo: perchè questa forzatura?
Per tagliare fuori il vostro gruppo?
Assolutamente sì. Volutamente non ci hanno tenuti in considerazione nella fase del tesseramento. A noi comunque non interessa far prevalere le tessere. A noi serve un partito snello, aperto, con pluralità di vedute e di rappresentanza.
Quindi, nonostante tutto, non escludete di partecipare al congresso?
Ci riserviamo di decidere se e come partecipare. Non escludiamo nulla. Non siamo gli ultimi arrivati: c’è un presidente del Consiglio comunale con altri due consiglieri, c’è una lista di cui 20 candidati su 28 hanno chiesto la tessera del Pd, ci sono i voti che abbiamo preso alle ultime amministrative. Facciano come vogliono, in ogni caso non sarà l’ultimo congresso. Mi auguro comunque che il nuovo segretario sia frutto dell’unanimità dei consensi.
Dovrebbe essere Antonella Milazzo.
Non avrà l’unanimità, emergeranno divergenze su progetti e contenuti. Ci sono equilibri che in qualsiasi momento possiamo mettere in discussione. Solo a Marsala ci sono problemi di questo genere.
I problemi con il Pd avranno ulteriori riflessi nel vostro rapporto con l’amministrazione o sono binari paralleli, indipendenti tra loro?
Sono binari diversi, che vanno separati. La questione politica non può restare fuori, ma non faremo rappresaglie al sindaco sull’amministrazione. Nel Pd, comunque, bisogna vedere tante cose, tra cui l’unità del gruppo consiliare. Ribadisco comunque che questo congresso è una forzatura: mi auguro che trovino una sintesi, ma ritengo che per come sono messe le cose non la troveranno. Ritengo inoltre che il nuovo segretario non dovrà essere eletto per acclamazione, ma attraverso una votazione. Così vedremo quanti lo avranno votato.