E’ stata presentata al sindaco una mozione che riguarda il vino Marsala doc. Nei giorni scorsi si era avuta notizia del definitivo scioglimento del consorzio marsalese. La conseguenza è stata che, mancando l’interlocutore, il Ministero delle Politiche Agricole ha cancellato dall’elenco ufficiale dei consorzi dei vini italiani doc, quello lilybetano. Ora, a cose fatte, sembra che cominci a muoversi anche la politica locale. E’ stata infatti presentata una mozione in Consiglio comunale che mira a sensibilizzare verso una soluzione possibile, l’amministrazione comunale. Primo firmatario il consigliere Ivan Gerardi, ma in pratica sottoscritta da tutti i gruppi, il documento oltre a lanciare un grido d’allarme, propone delle soluzioni. “Dopo anni di polemiche – scrivono i consiglieri -, dimissioni, aziende che escono ed entrano, assenza delle diverse amministrazioni comunali, occasioni buttate al vento per promuovere e tutelare il nostro prodotto più conosciuto, da oggi per il ministero, lo stesso non esiste più come interlocutore ufficiale per la doc Marsala”. I sottoscrittori parlano anche di conseguenze “catastrofiche” a causa del mancato riconoscimento da parte del ministero. “…non sarà più possibile accedere a fondi comunitari, nazionali e regionali destinati alla promozione e la tutela della denominazione perché possono farlo soltanto i Consorzi riconosciuti – continua la mozione -. Nessuna tutela dalla contraffazione del marchio sarà possibile, ed inoltre l’amministrazione perde l’interlocutore ufficiale”.
I firmatari invitano il sindaco e la giunta ad intervenire presso il ministero dell’Agricoltura per verificare le motivazioni che hanno portato all’esclusione, attivandosi per conoscere il percorso per il suo reinserimento. Inoltre invita il sindaco ad assumere il coordinamento del tavolo di concertazione tra tutti i soggetti coinvolti nella filiera, per arrivare nel più breve tempo possibile alla riattivazione del Consorzio del vino Marsala doc. Sull’argomento è intervenuto anche il segretario cittadino dell’Udc. “Fin dalla sua nascita – ci ha detto Giovanni Sinacori, uno dei Consiglieri comunali più attivi in tema di agricoltura – il consorzio è stato gestito soltanto dagli imprenditori del settore. Altri soggetti che compongono la filiera sono stati ai margini. Quando era chiaro che per motivazioni diverse, il Consorzio stava per terminare il suo percorso, occorreva intervenire. Magari ripartendo da tematiche nuove. Ora occorre fare presto e bene. Tutti i soggetti pubblici e privati a cui sta a cuore il futuro dello storico di punta storico della nostra vitivinicoltura, debbono fare la loro parte”.