D’Alì e la massoneria: il senatore chiede il ritiro dalle edicole di “S”. Il sindacato dei giornalisti: “Censura inaccettabile”

redazione

D’Alì e la massoneria: il senatore chiede il ritiro dalle edicole di “S”. Il sindacato dei giornalisti: “Censura inaccettabile”

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martedì 11 Ottobre 2016 - 17:01

Il gruppo siciliano dell’Unci (Unione Nazionale Cronisti Italiani) definisce un “atto di censura inaccettabile” la richiesta di ritirare tutte le copie del settimanale “S” partita dai legali del senatore di Antonio D’Alì. Ritenendo la sua immagine lesa dalla copertina della rivista “S”, in edicola questo mese, e da alcuni passi dell’articolo su “mafia e massoneria nel Trapanese”, il parlamentare di Forza Italia, tramite i suoi legali, ha chiesto alla direzione della testata di interromperne la distribuzione e provvedere al ritiro immediato delle copie. “Si tratta di una richiesta inaccettabile – ha detto Andrea Tuttoilmondo, presidente dell’Unci Sicilia –. Un simile atto di censura non rientra in quella che dovrebbe essere la normale dialettica tra informazione ed esponenti del mondo politico. L’ordinamento italiano infatti prevede già ampiamente tutti gli strumenti necessari a tutelare l’immagine di chi si senta leso, senza per questo impedire la libera circolazione delle idee e delle notizie necessarie ad una corretta formazione critica dell’opinione pubblica”.

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