Un tuffo nella guerra di mafia ha insanguinato il capoluogo siciliano negli anni Ottanta. Si presenta così il libro “I mille morti di Palermo” del giornalista Antonio Calabrò, che sarà protagonista di un nuovo appuntamento culturale domenica 26 giugno, a partire dalle 18, presso il Convento del Carmine. Si tratta di un saggio che raccoglie i ricordi di una stagione segnata dal terrore e dal sangue disseminato in ogni angolo di Palermo dai corleonesi, che nella loro folle corsa verso il controllo di Cosa Nostra uccisero i principali esponenti dei clan rivali, a cominciare da Stefano Bontade il 23 aprile del 1981, per poi dirottare le proprie attenzioni criminali verso quei servitori dello Stato che con il loro impegno in difesa della legalità costituivano un ostacolo ai loro piani. Antonio Calabrò è attualmente Senior Advisor Cultura di Pirelli & C. Responsabile del gruppo Cultura di Confindustria. Ha ricoperto l’incarico di direttore dell’agenzia di Stampa Apcom e di editorialista economico di La 7. È stato direttore editoriale del gruppo Il Sole 24 Ore e vice-direttore del quotidiano. Ha lavorato a La Repubblica, Il Mondo e L’Ora, ha collaborato con Paese Sera, Panorama e L’Europeo e ha diretto il settimanale Lettera Finanziaria e il mensile Ventiquattro. Insegna all’Università Bocconi (corso di “Storia del giornalismo”) e all’Università Cattolica di Milano (master in Media Relation, insegnamento “Il contesto mediale”). Scrive di libri su Il Giorno e di cultura d’impresa su “Huffington Post Italia”. Nel corso della presentazione de “I mille morti di Palermo”, Antonio Calabrò dialogherà con il magistrato del Tribunale di Marsala Marcello Saladino. Interverrà anche l’imprenditrice Josè Rallo, titolare dell’azienda vinicola Donnafugata. L’evento è organizzato dalla Libreria Mondadori e dall’agenzia Communico, si avvale del patrocinio del Comune di Marsala ed è sponsorizzato dall’Osteria “Il Gallo e l’Innamorata”.
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