Rifiuti: scrive Rossella Vadalà in difesa del progetto presentato dall’ex assessore Dugo

redazione

Rifiuti: scrive Rossella Vadalà in difesa del progetto presentato dall’ex assessore Dugo

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lunedì 20 Giugno 2016 - 18:31

Cittadini ed amministratori cittadini di Marsala, chi scrive è Rossella Vadalà un’ingegnere messinese la cui attività lavorativa è quasi totalmente dedicata alla materia ambientale all’interno dello spin-off dell’ateneo messinese Science4life che vede come direttore tecnico-scientifico il professore Giacomo Dugo, appassionato cittadino residente a Marsala e figlio di marsalese e già assessore tecnico all’ecologia nel 2008 durante la sindacatura Carini. A titolo puramente personale ed in qualità di responsabile del progetto Science4life per la gestione dei rifiuti nel comune di Marsala, scelgo di consegnare queste righe all’attenzione e al buonsenso della cittadinanza marsalese. Science4life è realtà giovane voluta e costruita dal Professore Dugo e da altri soci, intorno ai giovani ed all’interno della quale ogni giorno operano risorse umane caratterizzate da una notevole eterogeneità e multidisciplinarietà dei profili formativi che, avvalendosi di apparati strumentali di ultimissima generazione, conducono un’ intensa attività tecnico-scientifica egualmente ripartita tra due macrosettori disciplinari: l’alimentazione e l’ambiente che si distinguono per la complessità, l’attualità e la vastità dei contenuti.

La necessità di selezionare un progetto che ridisegni il piano di gestione rifiuti nella città di Marsala tra il 2016 ed il 2021, incontra l’interesse tecnico di Science4life, proprio quando prende sempre maggiore consistenza la possibilità che tale selezione rischi di non avvenire del tutto, perché una società settentrionale la ESPER S.r.l. (Ente di Studio Per la Pianificazione Ecosostenibile dei Rifiuti), con sede a Torino, redige, su incarico conferito dal comune per un compenso stimabile intorno ai 25.000 euro, un piano rifiuti per il comune siciliano destinato ad essere approvato in forma bulgara dal consiglio comunale, senza alcuna alternativa tecnicoscientifica che possa consentire una comparazione e accendere l’attenzione sulle criticità presenti nel progetto. In dieci giorni e con uno sforzo umano e professionale non indifferente, Science4life si candida ad essere alternativa fornendo a titolo puramente gratuito un progetto di massima per la gestione dei rifiuti nel comune di Marsala e sperando di ottenere una proroga temporale necessaria a tramutare quel progetto di massima, in un’ opera progettuale dettagliata, completa ed esaustiva.

Così una volta fatto pervenire il progetto alternativo a mezzo PEC a tutti i consiglieri comunali, al sindaco ed al vicesindaco, si punta alla preziosa occasione della seduta di consiglio comunale aperta svoltasi lo scorso 14 giugno nella sede del comune di Marsala, per esporre ai presenti l’alternativa progettuale di Science4life e chiedere il prolungamento temporale necessario a trasformare quel piano di massima in un progetto degno di essere chiamato tale. Tuttavia questa privilegiata occasione di scambio di idee creata dal consiglio comunale, si tramuta rapidamente nel one man show del Dottore Attilio Tornavacca che definisce un intervento prolisso, retorico e piuttosto ricco di luoghi comuni e sapientemente plasmato sulla tutta italiana captatio benevolentia del populismo ma soprattutto centrato ad arte sulla demolizione e sulla ridicolizzazione del progetto prodotto da Science4life.

Il Dottore Tornavacca che ci viene presentato come ingegnere ma che in realtà possiede una nobilissima laurea in chimica, dopo una iniziale difficoltà nel visualizzare dal browser a schermo intero il documento pdf, inizia a descrivere il progetto ESPER il cui cardine fondamentale risiede nella tariffazione puntuale dei rifiuti, il cui importo è proporzionale al numero di rifiuti prodotti. Questa tariffa viene misurata sulla quantità effettiva dei rifiuti indifferenziati prodotti da ogni singola utenza ed in particolare si paga in base al numero di svuotamenti del bidone carrellato per il residuo secco. La tariffa si compone di una quota fissa e di una variabile: quella fissa tiene conto dei costi per l’istituzione e l’attivazione del servizio, degli investimenti e relativi ammortamenti, dello spazzamento delle strade e dei costi generali ed amministrativi di gestione; mentre la quota variabile si disegna ad hoc sulla quantità di rifiuti conferiti al servizio di raccolta e si quantifica alla luce del numero di svuotamenti del bidone di residuo. E’ proprio con l’intento di celebrare il valore del progetto ESPER e della tariffazione puntuale, che il direttore della ESPER ricorre ad alcuni esempi: il comune di Mercato San Severino, 22.000 abitanti circa, ubicato nell’entroterra e senza vocazione turistica, un esempio che pare quindi poco attinente con Marsala, non meno che Policoro, Cassano delle Murgie, Tolfa, Mola di Bari, Capannori e Olbia facendo seguire a queste le realtà più grandi e più in vista: Trento ed il prestigioso comune di Levanto, Parco delle cinque Terre. Interessante notare cosa accomuna la gestione dei rifiuti in alcuni comuni che hanno scelto il progetto ESPER. Ad esempio Mola di Bari, Cassano delle Murgie e Policoro vedono la gestione dei rifiuti assegnata alla Tradeco S.r.l. cui, (secondo quanto riportato dal sito dell’ANSA in un articolo del 19 maggio 2016) vengono sequestrati beni mobili ed immobili per oltre tre milioni di euro con l’accusa di frode fiscale. Diverso è certamente l’iter di assegnazione degli appalti nei comuni virtuosi del nord, ovviamente non si vuole lasciare intendere nulla di diverso da quello che si scrive ma solo rilevare come la premessa fatta dal direttore della ESPER, secondo la quale la srl che rappresenta collabora solamente con gli enti pubblici, non può bastare a purificare l’intero percorso post progettuale dei piani ESPER.

Durante il proprio intervento il dottore Tornavacca, sceglie di pronunciare quella che l’ars oratoria latina avrebbe definito una contra Science4life S.r.l,. attaccando il progetto concorrente su alcuni fronti scelti ad arte per fare risuonare in sala il disappunto degli operai preoccupati per il loro avvenire cui alcuni amministratori hanno consigliato di partecipare in massa alla seduta. Il nostro progetto viene principalmente attaccato sul fronte dei costi affermando che con la cifra calcolata nel progetto di Science4life e pari a 6.019.935 di euro, non si possono raggiungere obiettivi virtuosi quali quelli prefissi dalla ESPER e che a pagare la riduzione dei costi saranno principalmente gli operatori del settore, le cui unità, sempre stando alle pubbliche dichiarazioni di Tornavacca, verrebbero ridotte a 71. Si premetta che a Marsala il servizio di raccolta rifiuti viene gestito dal 2009 dalla Aimeri Ambiente, attraverso un contratto firmato dall’Ato Tp1 a livello provinciale e che costa alla città 14.764.340 milioni di euro l’anno, un prezzo totalmente inadeguato al numero di abitanti ed alle caratteristiche di questo comune; mentre la Esper prevede un costo di 10.751.255,50 a regime e assicurerebbe l’impiego per 7 anni alle 140 unità lavorative attualmente impegnate dall’Aimeri.

Occorre fare alcune precisazioni in merito, se il progetto di Science4life aumentasse il proprio costo complessivo di 2.800.000 euro circa, garantirebbe di raddoppiare le proprie unità lavorative portandosi al numero previsto dalla ESPER e mantenendo i propri costi sempre a livelli inferiori. L’intento del progetto Science4life non è quello di raddoppiare le proprie unità lavorative convogliandole nella gestione della sola raccolta differenziata traducendo questa mansione, per la quale sarebbero bastevoli le unità attualmente previste dal nostro progetto, in un ammortizzatore sociale. Science4life propone un piano di gestione dei rifiuti ad ampio raggio nel quale le 140 unità di lavoratori vengano ripartite in tutto l’iter di valorizzazione delle diverse categorie merceologiche di rifiuto: dalla gestione degli ecopunti fissi e mobili, alla pulizia delle spiagge, ai centri di recupero dei rifiuti, agli impianti di selezione e trattamento dell’indifferenziato per produzione di CSS (combustibile solido secondario) da impiegarsi quale combustibile nelle centrali termoelettriche siciliane (come l’Edipower di San Filippo del Mela, in provincia di Messina) da istituire in uno dei tanti terreni privi di destinazione d’uso presenti in Marsala; alla gestione di un impianto da posizionare nello stesso territorio di Marsala adibito alla digestione anaerobica del rifiuto organico finalizzata alla produzione di biogas ed ammendante di qualità che possa sostituire l’impianto attualmente gestito dalla Sicilfert. Srl, oggi causa di emissioni odorigene insopportabili e vari altri disagi per la popolazione. ESPER parla di campagna informativa sulla quale ha previsto una spesa di 258.997 euro e prevede che questa venga posta in essere da giovani con figure professionali non specificate. Il nostro spin-off intende affidare un’ intensa attività informativa non meno che una costante vigilanza, a figure professionali dal profilo tecnico-scientifico strettamente correlato alla materia ambientale ed ha previsto per queste attività una spesa di 165.996 euro, intendendo porre in essere azioni di controllo ed informazione che interessino in forma trasversale tutte le categorie della cittadinanza marsalese e che abbia soprattutto l’intento di diffondere una nuove cultura sui rifiuti e sulla loro valorizzazione e tramutazione in risorse, sgombrando definitivamente il campo da dubbi ed errori fuorvianti su questo argomento.

Il professore Dugo, che è stato liquidato dal dottore Tornavacca come esperto di agrumi, possiede un curriculum di parecchie decine di pagine disponibile in rete, dal quale si evince un largo ventaglio di solide conoscenze e competenze scientifiche; è autore di un migliaio di consulenze tecniche molte delle quali in materia ambientale e per prestigiose aziende quali l’Edipower Italia S.p.a e la IAM di Gioia Tauro. Da molti anni il professore Dugo dirige una squadra che attraverso un uso simultaneo degli strumenti della didattica e della ricerca, provvede a studiare le problematiche ambientali ed individuare per esse una soluzione consapevole del legame strettissimo che unisce la tutela dell’ambiente con la qualità dei prodotti agricoli e con il loro profilo nutrizionale e salutistico. Segnalo inoltre che il professore Dugo è docente di Additivi e contaminanti, una disciplina universitaria interamente dedicata allo studio delle sostanze nocive all’ambiente quali metalli pesanti, prodotti alogenati, plastificanti e quanto altro proviene dalla cattiva gestione dell’ambiente e ho collaborato insieme a lui alla stesura di un testo tra i più completi sulla contaminazione degli alimenti da contenitori in plastica (Contenitori in plastica per alimenti- edizioni Chiriotti 2015). Lo stesso professore Dugo che come si è ricordato all’inizio di questa lettera, è stato assessore tecnico all’ecologia nel 2008 durante la sindacatura Carini, mi ha in più occasioni parlato di un progetto per la raccolta differenziata da lui elaborato con l’unico consigliere dei verdi presente al tempo nel consiglio comunale e che avrebbe portato la spesa per la gestione dei rifiuti da sette a quattro milioni di euro. In quegli stessi anni I’assessore Giacomo Dugo aveva potuto verificare che i compattatori per carta, cartone e plastica e le bilance pesa-rifiuto, acquistati anni prima dal sindaco Lombardo non erano mai stati utilizzati, piuttosto abbandonati all’autoparco. Vano si è risolto lo sforzo dell’assessore Dugo che dopo averne curato il recupero ne ha costatato un rinnovato abbandono.

Al progetto Science4life viene fatto notare quanto poco congrua sia la scelta di ritirare i cartoni negli esercizi commerciali una sola volta alla settimana ma di contro si suggerisce agli esercizi commerciali che producono scarti del pesce di congelarli prevedendo dunque che essi si dotino delle strumentazioni adeguate. E’ semplice constata tre inoltre, come nel giorno della raccolta dei materiali cellulosici, il deposito di carte e cartoni proveniente dalle utenze domestiche sia estremamente limitato e gestibile con un solo ritiro settimanale. Durante il proprio intervento il direttore della ESPER confonde Marsala con Trapani, ignorando quale forte senso di autonomia storica pervada i cittadini di questo comune siciliano e lo stesso Tornavacca arriva a colpevolizzare Science4life di puntare su giovani inesperti. Viviamo da siciliani, una triste realtà, quella di una regione che continua ad affidare i capitoli più importanti della propria amministrazione al nord, trascurando la fucina di idee, progetti e speranze rappresentata dai giovani professionisti del sud: dai tantissimi ingegneri, architetti, biologi ambientali in grado di prodursi nell’elaborazione di un progetto per la gestione dei rifiuti a Marsala considerando anche la vastità di informazioni che la rete oggi mette a disposizione e tutti gli approfondimenti che con un attento lavoro bibliografico si possono svolgere.

Rossella Vadalà

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