“Il senatore D’Alì tenta la rimonta politica prendendosi meriti che non lo riguardano. Libero di riassettare il suo partito con elementi politici logori che hanno perso di fiducia e credibilità nella gente, non è tenuto a prenderla in giro, però, con meriti che non gli appartengono. Tracciando un profilo di sé, quale il migliore politico della provincia della Trapani (territorio che ancora però attende un riscontro della presenza di un suo rappresentante al Senato della Repubblica), parla dell’aeroporto come una sua creazione mentendo e omettendo tutta la sua avversità nel lavoro svolto dagli altri amministratori, come Giulia Adamo che nel ruolo di presidente della Provincia fece il possibile per rendere lo scalo pienamente operativo”. parole di fuoco quelle del deputato regionale Paolo Ruggirello contro Antonio D’Alì facendo riemergere le vicende che, negli anni, hanno interessato l’aeroporto “Vincenzo Florio”. Ruggirello continua: “La storia dell’aeroporto di Birgi è storia della mia famiglia: la prima a fare parte come parte della società di piccoli risparmiatori, istituita nel ’93. Eravamo presenti quando si mossero i primi passi per l’organizzazione del personale per la pulizia e la manutenzione, così come per i primi contatti con l’estero seguendo gli accordi con i russi, nonostante l’avversità mostrata da una fila di politici, con in testa D’Alì, che sostenevano il fallimento dell’operazione per la presenza degli americani nella base Nato. Invece l’accordo andò in porto e consentì l’arrivo di ben due voli settimanali da San Pietroburgo e Mosca avviando uno scenario di sviluppo internazionale per lo scalo trapanese. Viene successivamente definito l’onere del servizio pubblico, mentre con Giulia Adamo, presidente della provincia, si ottenne il primo finanziamento europeo. La storia recente è sotto gli occhi di tutti e mi vede in prima linea insieme alla Adamo e a Marrocco per destinare un ulteriore finanziamento di due milioni d euro andato poi perso. Da allora in poi non c’è alcun cenno di un lavoro orientato a programmare le attività dell’aeroporto – dice infine il deputato regionale di Articolo 4 – periodicamente a rischio chiusura, o volto a intercettare nuovi vettori per bilanciare il monopolio della compagnia irlandese che può decidere sul fallimento di tutto il nostro territorio. E mentre emergono le verità sui costi, chi ha ruoli centrali d’interazione dovrebbe impegnarsi per dare indicazioni su come trovare nuovi accordi con altri vettori, anziché decantare meriti inesistenti che al territorio non hanno comunque portato alcun beneficio”.
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