Cari greci…

Claudia Marchetti

Ka...link...ka

Cari greci…

Condividi su:

lunedì 29 Giugno 2015 - 17:06

Non so a voi, ma a me non ha scritto mai nessuno. Dei politici italiani intendo. Per la verità ai tempi di Silvio Berlusconi, il “librone” (a spese nostre) lo ha fatto recapitare nelle case degli italiani senza averlo richiesto, dove all’interno c’erano tutte le “meraviglie” – pensate, più di 7 – che aveva fatto il suo Governo. In realtà dal popolo voleva un’altra riconferma alla carica di Presidente del Consiglio. Poi solo qualche cartolina elettorale. Ma come i greci in questo momento, l’Italia non ha mai ricevuto una lettera dal primo ministro in cui si dicono chiaramente le cose come stanno: il Paese è con l’acqua alla gola e che i cosiddetti “partner europei” hanno chiesto al Governo greco di accettare una proposta che “… carica nuovi e insopportabili pesi sul popolo greco e minaccia la ripresa della società e dell’economia, non solo mantenendo l’insicurezza generale, ma anche aumentando in modo smisurato le diseguaglianze sociali”. In pratica Tsipras ha detto al suo popolo che i potenti d’Europa chiedono deregolamentazione del mercato del lavoro, tagli alle pensioni, diminuzioni dei salari del settore pubblico,l’aumento dell’IVA per i generi alimentari, abolizione degli sgravi fiscali per le isole greche. Si mette in ginocchio la democrazia, ha detto il leader dell’Altra Europa, quella evidentemente che cerca di uscire dalla crisi più nera che sta mettendo in ginocchio in particolare le generazioni future e non solo. Per questo una volta c’era la corsa all’oro ed ora c’è la corsa a tirar via i soldi liquidi dai Bancomat. E’ un tira e molla tra la cancelliera da un lato e il governatore greco dall’altro, un ricatto. Da una parte quindi Tispras che, con un colpo di mano da grande leader, ha rimesso il futuro del Paese nelle mani del popolo, cosa che non si vedeva più da molto tempo, soprattutto in Italia. Si terrà il 5 luglio il referendum popolare in Grecia, ovvero se accettare o meno la richiesta delle alte istituzioni. Dall’altra parte invece, un quadro inquietante: la Merkel ha paura di affondare come un capitano a bordo della sua nave e non fa nulla per non darlo a vedere, Hollande è furioso per il mancato accordo, mentre la Spagna è più cauta e positiva anche perché il movimento Podemos è dietro l’angolo visti i consensi ottenuti qualche mese fa. Un movimento, quello spagnolo, che condivide le idee di Tsipras. Mentre la stampa italiana già vi accosta il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.

Condividi su: