Disposto il giudizio immediato per l’avvocato Andrea Lentini, accusato di lesioni ai danni di un vicino e di un collega

Chiara Putaggio

Disposto il giudizio immediato per l’avvocato Andrea Lentini, accusato di lesioni ai danni di un vicino e di un collega

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domenica 28 Giugno 2015 - 10:52

Il giudice per le indagini preliminari Francesco Parrinello ha emesso il decreto di giudizio immediato per l’avvocato Andrea Lentini, già posto agli arresti domiciliari dallo scorso gennaio per l’ipotesi di reato di lesioni personali ai danni di un anziano vicino di casa e di un altro avvocato. Entrambi i fatti contestati risalgono al 2014. Il primo episodio sarebbe accaduto il 24 aprile, quando, in contrada Terrenove Bambina, Lentini sarebbe entrato nel cortile del vicino di casa, Natale Galfano, 79enne, lo avrebbe spinto e colpito provocandogli ipoacusia e riduzione della vista. Secondo l’accusa, la lite sarebbe correlata alle lamentele del vicino sul fatto che i cani di Lentini abbaiavano e davano fastidio. Galfano fu soccorso da una romena, che è ritenuta persona offesa dalla Procura, in quanto, secondo l’accusa sarebbe stata minacciata. La seconda vicenda si è verificata il 25 settembre 2014, quando, secondo gli investigatori Lentini avrebbe aggredito l’avvocato Giuseppe Culicchia, di 41 anni. I fatti contestati sono avvenuti in via Mario Nuccio, accanto allo studio di Culicchia, dove Lentini avrebbe sferrato contro il collega – e suo ex difensore di fiducia – pugni al viso che gli hanno provocato lesioni alle ossa facciali e danni al nervo ottico. Al centro della vicenda il pagamento della parcella di Culicchia che aveva assistito Lentini, in un processo che lo vedeva accusato di abuso su minore. Processo finito con l’assoluzione di Lentini. Lentini è accusato anche di ingiuria ai danni di Culicchia. Per lui la Procura  (istanza del pm Giulia d’Alessandro) ha chiesto ed ottenuto il giudizio immediato e il processo prenderà il via il 14 settembre innanzi al giudice monocratico del Tribunale di Marsala. Lentini è assistito dall’avvocato Bartolomeo Parrino che ha detto: “Cercheremo di dimostrare con i fatti che le cose sono andate diversamente da come rappresentati”.

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