Il cerchio di Dave Eggers, giovane scrittore nordamericano di grande successo, è un libro cult.
Cosa vuol dire libro cult? Un libro che devi assolutamente leggere anche se noioso perché tutti l’hanno già fatto o dicono di averlo letto? Un libro che cambia le sorti della letteratura internazionale? Un libro che rivoluziona da cima a fondo tutti gli schemi narrativi? Non si sa, è un mistero metropolitano, ma è bello, confesso, poter usare con gli amici questa parola, che stimola la curiosità di chi ti ascolta e rende chi la pronunzia più intellettualmente affascinante. Il libro racconta la storia di una giovane donna che lascia il suo precedente lavoro per entrare in una delle aziende più ambite, appunto Il Cerchio, nome all’inizio misterioso che pian piano si svela attraverso gli sviluppi della narrazione. La protagonista, Mae Holland, ha un fidanzato o meglio un ex fidanzato e una famiglia medio borghese e dei genitori che l’adorano, vive in provincia ma il lavoro la costringe a spostarsi a San Francisco Bay, città dove ha sede “Il Cerchio”.
Sin da subito il lettore è colpito dalla timidezza della protagonista che vive con disagio tutte le scene della sua esistenza ma sulla scena del nuovo lavoro si trova subito a suo agio e conquista in poco tempo sempre nuovi livelli nella gerarchia del Cerchio segnati, particolare interessante, dal numero di monitor che man mano si aggiungono sulla sua scrivania. Molti critici affermano che si tratti di una distopia, cioè un’utopia al contrario, negativa come spesso ci capita di ritrovare in alcuni dei più famosi romanzi di fantascienza. Il romanzo è molto bello frutto di un suggerimento di lettura che ho trovato nel libro di Rampini Rete Padrona di cui abbiamo parlato nell’ultimo post. C’è una parte del libro che mi è piaciuta parecchio e riguarda l’unico svago che Mae Holland si concede, la canoa. Il Cerchio è un libro di fantascienza che ci parla con chiaroveggenza della società che stiamo vivendo, un libro cult!
Vincenzo Piccione