Ieri mattina in redazione si accennava al fatto che citarsi non è gradevole. L’autorefenzialità nel campo giornalistico (per la verità in tutti i campi) non appartiene alla nostra cultura. Dopo avere predicato bene, per una volta razzoliamo male. Da sempre la scelta editoriale che ha avuto la nostra testata è stata contraria prima alla nascita e poi alla “prosecuzione” dell’Istituzione Marsala Schola. Ci schierammo a suo tempo per lo scioglimento di un Ente che sempre più negli anni si è dimostrato se non inutile, quantomeno superfluo. L’attività svolta, a volte male e qualche volta malissimo, in tema di servizi scolastici, il comune avrebbe potuto farlo in house. Nei giorni scorsi, dopo l’annosa vicenda degli scuolabus e le solite lamentele dei genitori degli alunni sulla qualità dei pasti nella mensa scolastica, a Marsala Schola sono scivolati su un’altra buccia di banana. Al Giardino d’Infanzia una maestra si è fatta male e si trova in malattia. Nel rivolgere alla signora gli auguri di una pronta guarigione, abbiamo riportato la notizia che la stessa non è mai stata sostituita da una supplente, “I nostri figli – ci hanno detto le “solite” mamme noiose – nel pomeriggio sono senza l’insegnate e quindi vengono collocati nelle altre classi.” Abbiamo anche appreso che l’insegnate supplente non può essere nominata per mancanza di fondi. Il comune spende milioni di euro l’anno per mantenere il carrozzone, le famiglie che possono pagano i servizi mensa e gli scuolabus e a Marsala Schola non hanno i soldi per nominare i supplenti? Avete ancora dubbi sulla fine che vede fare questa inutile Istituzione? Ebbene l’altro ieri il dirigente di ragioneria del Comune, Nicola Fiocca , che per quelle incomprensibili alchimie burocratiche che caratterizzano gli Enti pubblici, attualmente è anche direttore di Marsala Schola, ha affermato in Aula Consiliare che l’Ente è antieconomico e che sarebbe meglio scioglierlo. E noi che abbiamo sostenuto, inascoltati, in questi anni? Ah, dimenticavamo. Poi ha aggiunto che per il momento, mancando la conduzione politica del Comune (leggasi sindaco), non è opportuno procedere allo scioglimento. Ci penserà il nuovo primo cittadino. Intanto i bambini si dividono tra le altre classi…
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