Sarebbe morto a causa di un’overdose di amitriptillina, un farmaco antidepressivo, Lorenz Renda, il bimbo trovato senza vita nel letto della sua casa ad Alcamo, lo scorso 13 luglio. Già allora i primi sospetti erano caduti sulla madre, affetta da depressione, che poche ore prima aveva annunciato al suo ex convivente e padre del bambino, che si trovava in Germania per lavoro, di voler “farla finita”. Aminta Altamirano Guerrero, questo il nome della donna di origine messicana, si trova già reclusa nel carcere di San Giuliano a Trapani.
Le analisi tossicologiche, condotte dall’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo e il quadro indiziario, (la donna aveva scritto una lettera – testamento rinvenuta nella borsa) favoriscono la tesi di un omicidio con l’aggravante della premeditazione, piuttosto che quella di un incidente domestico (il piccolo poteva aver ingerito da solo le pillole della madre) come si era pensato nelle primissime ore subito dopo la morte di Lorenz.