L’ora del buon senso

Vincenzo Figlioli

Punto Itaca

L’ora del buon senso

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lunedì 21 Luglio 2014 - 17:52

Come abbiamo spiegato venerdì, secondo noi c’è un solo modo per uscire dalla crisi politica in cui Marsala è piombata da alcuni giorni: le dimissioni immediate di Giulia Adamo. In questa convinzione non c’è un giudizio morale o politico sull’operato della sua Giunta o sulla sentenza della Corte d’Appello di Palermo. Perché questo, a nostro parere, non è il momento dei bilanci, ma del buon senso. E il buon senso impone di concentrare gli sforzi sull’iter che consentirebbe alla città di riappropriarsi di una completa normalità istituzionale. E allora, come dicevamo, bisogna far presto perchè si potrebbe ancora partecipare alla tornata elettorale di novembre, assieme a Campobello di Mazara e Agrigento. La Regione non ha ancora fissato il calendario degli appuntamenti elettorali autunnali e i tempi consentirebbero a Marsala di inserirsi.

Il nostro appello a una soluzione rapida, però, non è rivolto solo a Giulia Adamo. Ma a tutti coloro che in qualche modo possono contribuire a questa soluzione. Il primo pensiero, naturalmente, va al Pd: la guida di Alberto Di Girolamo sta restituendo forza e autorevolezza al partito di Marsala, per anni commissariato e spaccato dalle lotte intestine. Ma se i democratici vogliono candidarsi a guidare l’amministrazione cittadina, devono uscire dal guado delle correnti e indicare il percorso più utile per la città. Poi ci sarebbero gli altri partiti, o quel che ne resta. E, naturalmente, il Consiglio comunale, i cui componenti sono stati spesso feroci nel criticare la Adamo e la sua giunta. Tuttavia, da qualche giorno a questa parte, molti leoni pare abbiano assunto le sembianze degli agnellini da latte, pronti a barattare il bene comune con qualche assessorato. E infine c’è la città, i cui umori sono meno intellegibili di quel che si crede. In questi giorni abbiamo ricevuti numerose mail da parte di giovani lettori del nostro giornale, tutti d’accordo nel chiedere le dimissioni di Giulia Adamo. E proprio i giovani di questa città costituiscono una delle poche certezze che abbiamo. Perché li conosciamo bene, sono svegli, hanno entusiasmo, sono lontani da certe logiche del passato e hanno avuto modo di vedere come funzionano le cose in altre realtà. Qualsiasi progetto che voglia davvero far crescere Marsala, stavolta, non potrà fare a meno di loro.

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